di Riccardo Rocchesso – Un nostro lettore ci ha segnalato questo post, decisamente molto “distensivo”, sul profilo di Gian Mario Giua.
Già capo della segreteria del sindaco di Olbia (anche se su LinkedIn risulta ancora in attività), fino al 2016, poi, sostituito, come dice il sito del comune sardo da un altro Giua, Gian Mario lancia un macigno nello stagno.

Forse però ha ragione lui, che non sia proprio questo il futuro (o forse già il presente) che ci aspetta?
Utilizzando gli stessi termini utilizzati dall’ex segretario generale di Olbia, l’istituzione scolastica potrebbe “mai diventare” una piccola dittatura?
Con distanziamenti fisici, sociali, regole ferree, inasprimento delle regole di condotta e tanta, tanta freddezza?
Il regime marziale culturale, non è quello che forse già stiamo vivendo da anni? Solo a me sembra che diversi mass media e i loro giovani corollari come Instagram, Facebook e Tik Tok, ci stiano già spiegando come dobbiamo vivere, divertirci, morire ed abbiano il semplice scopo di portarci tutti in una stessa direzione?
Stiamo forse già vivendo nella tirannia del buon senso? Quel buon senso senza anima, di plastica, e di massa?
Se concordate con me allora, posso fare i complimenti, almeno sulla “visione” di Gian Mario Giua, il profeta di Olbia.
