Trentacinque positivi al Covid sono stati trovati nel corpo di ballo della Scala di Milano. A far scattare l’allarme sul tracciamento degli eventuali contagiati e’ stato un tampone rapido con risultato debolmente positivo effettuato su una ballerina venerdi’ scorso. L’esito – secondo quanto ricostruito – ha insospettito i delegati per la sicurezza del Teatro che hanno chiesto tamponi molecolari su tutto il corpo di ballo. Solo questo tipo di test infatti, e’ stato in grado di far emergere il cluster.

Teatro La Scala, 35 casi positivi nel corpo di ballo
Related Posts

- Cacciari: Federalismo occasione persa, era la madre di tutte le battaglie. Lega? Un disastro, e crollerà ancora di più
- Dazi oggi il nostro incubo quotidiano. Sul vino la folle minaccia del 200%. Patto per in Nord: Salvini non aveva detto che erano una grande opportunità per l’Italia?
- Lavoratori lombardi, più della metà non supera i 25mila euro lordi
- Ue divisa su voto Ucraina. Meloni si smarca verso Donald
Ultime notizie su Lombardia

Lavoratori lombardi, più della metà non supera i 25mila euro lordi
“Oltre il 38% dei lavoratori lombardi percepisce meno di 20.000 euro lordi annui, e più del 52% non supera i 25.000 euro. Un’occupazione in crescita non basta se manca la qualità del

Sanità lombarda solo 7°. Fontana sbotta: “Sono tutte puttanate”
“La Lombardia proprio perché è la migliore sta sulle balle a tutti. Continuiamo a ricevere da Roma ingiustificati attacchi per crearci difficoltà: qui le cose le facciamo, in altre parti del paese

Patto per il Nord all’assemblea Frontalieri a Varese, Lisa Molteni: Trattati come bancomat per finanziare Comuni in cui non viviamo
Di seguito l’intervento di Lisa Molteni alla convention internazionale dei lavoratori frontalieri che si è svolta a Varese, in rappresentanza di Patto per il Nord. di Lisa Molteni – Prendo la parola

Strada Lecco-Bergamo e il nulla di fatto della politica – Grimoldi: Sabato il presidio di Patto per il Nord
di Paolo Grimoldi – La zona è quella della Lecco-Bergamo. Una strada sulla quale si fanno chiacchiere da almeno 15 anni e dove sono stati bruciati vagonate di milioni di euro dei

Liste d’attesa da ridurre, la strana indicazione di Regione Lombardia che affiderebbe i controlli agli ottici e non ai medici specializzati ortottisti. La presa di posizione del dr. Vaglia
di Cassandra – L’eccellenza sanitaria lombarda è impantanata nelle liste d’attesa. Allora, colpo di genio, per quanto riguarda i problemi di salute visivi, perché attendere troppo? Si potrebbe andare dall’ottico? O no?