“Sì alle discoteche purché aprano a vaccinati, persone immuni con anticorpi attivi dopo l’infezione e a chi si fa il tampone entrando. Inutile scatenare rivolte su questi temi: quello che conta è sapere se questa cosa può essere fatta in sicurezza”. A dirlo all’Adnkronos Salute è Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, in merito alle decisioni sul tema che domani saranno al centro di un incontro al ministero della Salute. “Tamponare tutte le persone all’ingresso in discoteca – continua Galli – non è così difficile da organizzare, in fondo. E non ha un costo così spaventoso. Altrimenti serve una certificazione che i clienti siano immuni e vaccinati. Credo comunque che tamponare al momento sia un elemento di maggior sicurezza. E’ un piccolo dazio per chi vuole andare a divertirsi senza per questo essere demonizzato”. La mascherina, comunque, ricorda Galli “rimane un presidio importante ma trovo difficile che si possa essere fiscali, seduti ad un tavolo con le consumazioni. Il suggerimento, in questa fase, è che si operi in termini di attenzione piuttosto che in termini di prescrizioni negative”, conclude.

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