di Gigi Cabrino – Tutto ciò che va incontro alle necessità delle famiglie in difficoltà è da approvare, ma non possiamo non osservare che tale importo è meno della cifra necessaria ad un caffè al giorno. La spesa totale della misura si aggira attorno al mezzo miliardo di euro.
Torniamo a ribadire ciò che proponiamo da un anno, un reddito alimentare realizzato nella forma di sostegno alle realtà del terzo settore, religiose e civili, che si occupano dell’aiuto alimentare sia nella gestione delle mense sia nella distribuzione di viveri.
L’impazzimento dei prezzi alimentari rende necessario il sostegno alle associazioni ed enti del terzo settore che aiutano le famiglie in difficoltà con regolarità e non con misure spot.
Così come teniamo a ribadire che questa misura potrebbe essere finanziata con i quasi otto miliardi (dati de Il Sole 24 ore) che nel 2022 sono stati spesi sul reddito di cittadinanza, misura che si rivela essere non tanto un sostegno alla povertà ma un ” reddito di nullafacenza”.
Se il governo, oltre al nome, avesse il coraggio di cambiare anche la sostanza del RdC un vero reddito alimentare sarebbe prontamente finanziabile.