Ci sono ad esempio le prime visite Otorinolaringoiatriche, Impedenziometria, Esame audiometrico Tonale e Esame Audiometrico Vocale per cui sono necessarie due impegnative distinte e pazienti spesso appaiono due appuntamenti in date differenti. Altro esempio: le cosiddette “ricette rosse” dall’1 gennaio 2025 in molti centri non vengono più accettate. E siccome molti laboratori, Case di cura e ospedali hanno già ricevuto gli aggiornamenti dei nuovi codici, non risultano più valide le impegnative prodotte prima del 30 dicembre. Con il risultato di un “ulteriore disagio” dei pazienti “costretti a richieste ai propri medici di famiglia nuove impegnative”.
Sono alcune delle disfunzioni che si stanno registrando in Veneto dopo che il 31 dicembre scorso sono stati aggiornati numerosi codici relativi a prestazioni erogate dal Catalogo Veneto del prescrivibile (Cvp), sistema che consente la codifica delle prestazioni specialistiche e di laboratorio erogate dal Sistema sanitario regionale. Nonostante gli aggiornamenti dei software di prescrizione, l’aggiornamento sta “creando notevoli difficoltà sia ai medici che ai pazienti, quali rallentamenti nella generazione delle impegnative e difficoltà nell’inserimento di alcune esenzioni, probabilmente a causa di malfunzionamenti del sistema informatico regionale”.
Dopo l’allarme “caos” lanciato dalla Fimmg regionale, ora sono i presidenti degli Ordini dei medici a segnalare il problema in una lettera al presidente della Regione, Luca Zaia, all’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, e al direttore generale dell’Area Sanità e Sociale Massimo Annicchiarico.
“Ci rivolgiamo alla Regione per portare all’attenzione queste problematiche che stanno causando disservizi significativi per i pazienti in tutte le provincie del Veneto e contribuire a creare ulteriori difficoltà ai colleghi medici nello svolgimento del loro lavoro. Chiediamo alla Regione un autorevole e urgente intervento per risolvere quanto prima la situazione”.