QUI PIANETA TERRA – UNIMPRESA: SUL PNRR SIAMO IN RITARDO

17 Marzo 2025
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di Carlotta Bevilacqua – L’ufficio studi di Un’impresa ha pubblicato uno studio sullo stato dell’arte del PNRR, il più grande piano di investimenti finanziati dall’Unione Europea.
Lo studio offre una realtà diversa da quella narrata dalle istituzioni, rischiamo ritardi che possono rivelarsi fatali.

Anno cruciale per il Pnrr, ma i restanti nove mesi e mezzo del 2025 potrebbero portare a galla ritardi e problemi strutturali. A rischio gli oltre 25 miliardi di euro previsti per quest’anno dal Piano nazionale di ripresa e resilienza oltre ai quasi 29 miliardi programmati dall’Italia con l’Unione europea per il 2026. Ballano, complessivamente, 55 miliardi per il nostro Paese.

Sono sette le complessità e le criticità che mettono a rischio il conseguimento degli obiettivi stabiliti dal programma di finanziamento europeo: tempi lunghi nei pagamenti della pubblica amministrazione; complessità normativa e regolamentare, a causa dei ritardi dei decreti attuativi; rallentamenti nelle infrastrutture per la mobilità sostenibile; difficoltà nel settore energia e transizione ecologica; problemi nel settore sanitario; difficoltà nella gestione dei fondi; monitoraggio e rendicontazione, a causa di alcuni disallineamenti nelle informazioni.

È quanto emerge da un report del Centro studi di Unimpresa, secondo il quale la capacità di risolvere queste criticità determinerà il successo dell’intero piano. Se questi aspetti non verranno affrontati con decisione e tempestività, il rischio è quello di un fallimento parziale del Pnrr, con gravi conseguenze sulla crescita economica e la credibilità dell’Italia a livello europeo.

«L’Italia si trova oggi davanti a una prova di maturità istituzionale e politica che non può permettersi di fallire. Le criticità evidenziate dal nostro studio devono essere considerate un allarme urgente, uno stimolo decisivo per spingere governo e regioni ad agire con la massima tempestività e determinazione, mettendo da parte divisioni, interessi particolari e logiche di breve periodo. È il momento di dimostrare capacità decisionale, trasparenza amministrativa e una forte responsabilità verso i cittadini e le imprese che attendono risposte concrete e interventi efficaci. La posta in gioco, lo ribadiamo con chiarezza, non riguarda solo il piano economico, ma tocca in profondità anche la credibilità internazionale del nostro Paese. L’Europa osserva con attenzione, pronta a valutare la nostra affidabilità sulla base delle azioni concrete che riusciremo a mettere in campo. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi, esitazioni o leggerezze che minerebbero irreparabilmente il senso stesso di un’opportunità storica per l’Italia. È dunque essenziale agire con responsabilità istituzionale, senso dello Stato e una consapevolezza piena e diffusa che perdere questa occasione significherebbe ipotecare il futuro economico e sociale delle prossime generazioni» commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.

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