“L’Ue prima ha messo in ginocchio l’industria automobilistica europea con le sue folli politiche green, ora vuole rimetterla in piedi riconvertendola per fare armi? È notizia di questi giorni che il produttore di armi tedesco Rheinmetall intende realizzare carri armati negli impianti Volkswagen nei prossimi anni, dando via al riarmo della Germania. Appare chiaro che dopo il fallimento del Green Deal che ha provocato la crisi dell’automotive, ora qualcuno a Bruxelles abbia in mente di salvare la stessa industria puntando tutto sulla riconversione a scopo bellico che, con il piano di riarmo voluto da Von der Leyen, sarebbe tutto a carico dei contribuenti europei. Davvero qualcuno in Italia vorrebbe pagare i carri armati tedeschi con le proprie tasse?”. Così – in una nota – Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo, coordinatore Patriots in commissione Industria ed energia (Itre) del Parlamento Ue.
Intanto il resto della politica europea si prepara alle grandi decisioni. Missione a Berlino domani per Emmanuel Macron, che incontrerà il cancelliere uscente Olaf Scholz alla vigilia del Consiglio europeo e il suo probabile successore Friedrich Merz. Il presidente francese è atteso in cancelleria alle 18 per parlare con Scholz dei negoziati sull’Ucraina, della difesa europea e delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Quindi, in serata, ha fatto sapere la Cdu, è prevista “una riunione di lavoro” tra il presidente francese e Merz, che si erano già visti a Parigi all’indomani della vittoria del leader conservatore tedesco. L’incontro avverrà dopo il voto al Bundestag del piano da 500 miliardi per gli investimenti nelle infrastrutture e del piano per la difesa.