Anit e Federtraslochi, per occupazione suolo pubblico a Roma: Procedure chiare ed efficienti dal Comune. Fermare abusivismo selvaggio che è anche abbandono rifiuti

13 Agosto 2024
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«L’Assemblea capitolina, approvando la mozione 285 lo scorso aprile, ha dimostrato di aver acquisito gli elementi di conoscenza per risolvere il problema dell’occupazione del suolo
pubblico per i traslochi». Nicla Caradonna, presidente di Anit, interviene sulla questione Osp a
Roma, cioè delle procedure per l’occupazione del suolo pubblico per i traslochi che dovranno
rispettare la normativa, consentendo alle aziende che se ne occupano di lavorare nella certezza
del diritto. «La notizia, riportata da un importante quotidiano romano qualche tempo fa, di
quell’azienda in possesso dei regolari permessi di Osp multata dalla Polizia locale perché priva
d’un ulteriore permesso, poi risultato non necessario, si commenta da sola», conclude.


«A giugno il nostro incontro con Andrea Alemanni, consigliere comunale di maggioranza
che presiede la Commissione Commercio del Comune di Roma, ci ha fatto ben sperare su un
intervento risolutivo dell’Amministrazione comunale del sindaco Roberto Gualtieri» evidenzia
Giovanni Grillo, presidente Federtraslochi. «Adesso che siamo nel periodo di ferie non si deve
abbassare la guardia. Ci auguriamo che sia l’ultima estate in cui le imprese di traslochi a Roma
siano costrette a svolgere la loro attività senza essere garantite da procedure chiare ed efficienti».

Roma ha il territorio più esteso tra le città italiane ed è normale che risulti di riferimento per
l’Osp in Italia. Non è dignitoso che prosperino i traslochi effettuati da imprese abusive e che anche
le imprese in regola, per non finire fuori mercato, siano costrette talvolta ad agire illegalmente a
causa di procedure farraginose e dilatate nel tempo. La mozione 285 è stata un primissimo passo
per responsabilizzare gli amministratori e i politici romani facendogli conoscere il problema. Si
tratta d’una situazione che danneggia non soltanto le imprese di traslochi che vogliono agire nella
legalità, ma lo stesso Campidoglio.


Il Dipartimento allo sviluppo economico, alle attività produttive e all’agricoltura di
Roma Capitale ha infatti fornito dei dati risibili delle entrate che i permessi di Osp garantiscono
alle casse comunali, a fronte d’una evasione fiscale che è stimata intorno ai diciassette milioni
di euro. Se per le imprese di traslochi la deregulation si traduce in brutte figure, crisi della
reputazione, multe ingiustificate e, soprattutto, difficoltà a lavorare nella certezza del diritto,
all’abusivismo selvaggio è collegato anche l’abbandono di rifiuti, domestici e non, sotto forma di
oggetti vecchi e rotti che finiscono nelle discariche abusive per risparmiare i costi di smaltimento.
Anit e Federtraslochi chiedono agli amministratori capitolini che i diciannove comandi
della Polizia locale si assumano la responsabilità del rilascio dei permessi di Osp. Consentire al
settore di perseguire la legalità, come chiede Anit Federtraslochi, permetterebbe delle ricadute
positive sull’occupazione, la sicurezza, la qualità dei servizi, oltre a garantire anche a Roma quel
significativo flusso economico da permessi regolari di Osp che è una realtà consolidata in
comuni come Milano e Torino, oltre che in Europa.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
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