Categorie: Cronaca

Cina, Usa e nuovi equilibri mondiali. Per Chiesa e stato italiano un intreccio fatale

di Sergio Bianchini – Nel “Fatto Quotidiano” del 20 Novembre compare un lungo articolo del gesuita padre Antonio Spadaro, consueto articolista del quotidiano, che  esalta la figura e la storia del suo confratello Matteo Ricci vissuto in Cina per 30 anni e lì morto nel 1610.

La vicenda di Ricci, tutto sommato appena accennata, consente a Spadaro di sottolineare i pronunciamenti di Papa Francesco a favore di un nuovo ordine mondiale multipolare.

Multipolare significa non più sottoposto all’egemonia angloamericana. Richiesta in totale dissonanza con la supremazia della NATO in Europa e degli USA nel mondo.

Questa richiesta del nuovo ordine (non è  di origine Vaticana, magari è più allineata col passato movimento dei non allineati) è ormai quasi maggioritaria nel mondo, sostenuta da Cina, Russia e India più altri paesi che in numero crescente aderiscono ai BRICS e che stanno cercando di uscire dal dominio del dollaro.

La vicenda di Ricci viene esposta senza un esame approfondito delle vicende cinesi del famoso maceratese come il suo rapporto “d’amore’ per i confuciani, le sue amicizie con altissimi funzionari cinesi, l’avversione ricambiata per i buddisti, il suo tentativo riuscito di pervenire fino alla corte dell’imperatore. Spadaro si limita a segnalare il grande valore condiviso dai due (Cina e Ricci) nell’apprezzamento della visione mondiale e dell’amicizia.

La Cina (la classe dirigente) fu accogliente verso l’occidente prima per ragioni commerciali con i portoghesi ma poi anche sul piano culturale e filosofico. Trattò  bene Ricci ed i Gesuiti come lui (giunti in Cina coi mercanti portoghesi) che si vestivano alla cinese e cercavano punti di contatto tra la filosofia classica cinese ed il cattolicesimo.

Diverso l’atteggiamento verso i gesuiti ostili al “mimetismo” che ci furono e ritenevano questo mimetismo un abbandono della propria fede.

L’ostilità di cinesi locali di livello “popolare” nelle vicinanze di Canton Macao e Hong Kong produsse atti ostili verso l’abitazione legale dei gesuiti non fu mai sostenuta dalle autorità che anzi ricercarono e punirono i colpevoli.

A quei tempi l’Asia era ancora curiosa e accogliente verso l’occidente, come era stata con Marco Polo 400 anni prima. Marco Polo che ancora oggi, assieme a Ricci, è ben noto ed onorato in Cina. Le cose cambiarono radicalmente dall’Ottocento in poi con lo sviluppo del colonialismo e le varie guerre di indipendenza che portarono nel 1949 alla nascita della Repubblica Popolare Cinese.

L’opera di Ricci ed i suoi scritti ci ispirano, dice Spadaro, a ripensare un nuovo ordine mondiale. Ma non menziona affatto i già grandi protagonisti di questa richiesta e nemmeno il grande bersaglio della stessa cioè l’egemonia Angloamericana.

In Italia oggi abbiamo il papa che sostiene il multipolarismo ed un governo che si dichiara fedele alleato degli USA e della NATO e che ha rotto gli accordi CONTE-CINA inerenti la via della seta.

Manca una reale coerenza in ciascuna delle due opzioni sia quella governativa filoamericana che quella ecclesiastica pro multipolarismo. A volte il Papa sembra deciso ed esplicito ma parla a bassa voce. Anche il governo “anguilleggia” e dopo la rottura dei patti di Conte ha ripristinato i legami cinesi con grossi progetti industriali. Mattarella nel recente viaggio ha pronunciato solenni parole di amicizia pubblicamente e calorosamente ricambiate da Xi Jin Ping.

L’Italia ha dentro il proprio corpo la testa e un buon 15/20% del corpo della chiesa cattolica mondiale. Questo intreccio, decretato costituzionalmente dal fascismo e mantenuto nella costituzione repubblicana, costituisce l’elemento centrale dell’identità Italiana e forse perfino la garanzia della sopravvivenza dello stato.

Allo stesso modo la Chiesa cattolica ha la testa in Italia e il 75/80% del corpo nei paesi in via di sviluppo. Questo la obbliga ad essere in sintonia col vecchio terzo mondo ed allo stesso tempo con una nazione chiave dell’occidente che per ora è schierata con l’impero USA.

Un intreccio fatale sia per l’Italia che per la Chiesa cattolica i cui sviluppi nessuno oggi può sapere.

credit foto jay-6YbqrgDbUlo-unsplash

Stefania Piazzo

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