Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano sta eseguendo un sequestro preventivo di 4 milioni di euro a carico dell’ex presidente della Camera Irene Pivetti e di un suo consulente, tra gli indagati per riciclaggio e frode fiscale in un’indagine del pm Giovanni Tarzia su una serie di operazioni commerciali, in particolare la compravendita di 3 Ferrari Gran Turismo, che sarebbero servite per riciclare proventi di un’evasione fiscale. Le stesse accuse sono contestate, tra gli altri, anche al pilota Leonardo Leo Isolani, alla moglie e alla figlia. La somma sequestrata coincide con il profitto dei reati ipotizzati.
L’indagine, in cui e’ contestato anche l’autoriciclaggio, ipotizza il ruolo di intermediazione del gruppo Only Italia, presieduto da Irene Pivetti, in operazioni delle societa’ di Isolani per nascondere al fisco alcuni beni, tra cui le tre Ferrari, una delle quali e’ stata sequestrata dalle Fiamme Gialle tempo fa. Secondo la ricostruzione emersa dagli accertamenti i fatti risalgono al 2016. Isolani, che ha un suo ‘team racing’, avrebbe venduto tutti i beni (attrezzature, marchio e sito web) di una sua societa’ indebitata con l’erario per diversi milioni di euro al fine di svuotarla. Beni che sarebbero andati ad un’altra sua societa’ con base a San Marino, la quale avrebbe venduto di nuovo tutti i beni, e in piu’ le tre Ferrari, ad una societa’ di Hong Kong riferibile a Pivetti.
Societa’ quest’ultima che, poi, avrebbe rivenduto ancora gli asset al Gruppo Daohe, del magnate cinese Zhou Xi Jian. La cessione e’ stata festeggiata con un evento a Palazzo Brancaccio a Roma organizzato proprio dall’ex esponente leghista. Nelle varie fasi dell’operazione sono coinvolti anche un notaio e due imprenditori (di cui uno cinese). Gli indagati sono in tutto sette. Il 9 giugno dell’anno scorso c’erano state perquisizioni e nell’ottobre successivo un sequestro da 1,2 milioni a carico del pilota. Il sequestro di oggi e’ stato emesso in via d’urgenza dal pm Tarzia e riguarda 3,5 milioni di euro quale profitto della frode fiscale e 500.000 euro circa quale profitto delle condotte di riciclaggio dei proventi delittuosi dell’evasione fiscale.