“C’è anche una questione dei 15.000 posti di accoglienza con convenzione diretta con la Protezione civile ed enti del terzo settore. In merito a quest’accoglienza, abbiamo già avuto modo di esprimere le nostre perplessità e preoccupazioni al commissario Gabrielli e al governo e vi chiediamo che tutto questo non comporti ulteriori oneri amministrativi, finanziari e di responsabilità a carico dei comuni né di pregiudizio a carico dell’accoglienza di quei comuni già impegnati nel SAI. Cioè chiediamo che questa terza forma di accoglienza sia gestita in maniera più efficace attraverso i comuni. Vogliamo gestire la situazione, già difficile a a causa della pandemia, senza mandare in tilt i comuni luogo deputato all’accoglienza per antonomasia”. Così i rappresentanti dell’ANCI sull’accoglienza dei profughi ucraini in video audizione alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali della Camera.