Dalla vittoria degli europei arriverà una spinta importante a tutta l’economia nazionale, dice Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato e vicepresidente esecutivo di Pirelli, appassionato di vela e tifosissimo dell’Inter. La “vera leva” – spiega in un’intervista a ‘La Repubblica’ – è rappresentata dai fondi europei: “Per l’Italia un’occasione storica che non può fallire, altrimenti fallisce il piano europeo”. Dal successo della nazionale arriverà un effetto positivo sull’economia, “C’è stato in passato e, ricordo, non c’è stato solo per noi”, spiega Tronchetti Provera, “la Francia quando vinse il Campionato del mondo era un Paese sotto diversi profili depresso, e, dal punto di vista calcistico, non aveva affatto la squadra favorita. L’entusiasmo con cui ripartì dopo il Campionato del mondo è, appunto, un esempio del valore e della forza anche dello sport. Nel caso italiano la vittoria si innesta su un processo di recupero di fiducia in atto sia a livello europeo sia a livello nazionale. Al successo del calcio va aggiunta la credibilità internazionale che il nostro governo dimostra di avere, e, sempre nello sport, il traguardo raggiunto a Wimbledon da Matteo Berrettini mostra di nuovo una bella Italia. Ci stiamo presentando al mondo con le nostre qualità, mentre siamo sempre pronti ad esaltare i nostri limiti. E farlo anche in terra di Albione, che da sempre guarda ai nostri difetti con un occhio particolarmente severo, dà ancora più soddisfazione”. I settori più favoriti? “Abbiamo delle filiere di tecnologia in tanti settori, dalla farmaceutica all’alimentare, dal tessile alla moda fino all’automotive che si stanno già muovendo in modo costruttivo”, risponde l’imprenditore, “Grazie alle risorse del Recovery Fund possiamo recuperare il gap di produttività che abbiamo accumulato in questi ultimi due decenni. Spinti anche dalla vittoria nel calcio, ritengo che potranno agganciarsi alla ripresa settori come il turismo, l’arte, la cultura che hanno sofferto più di tutti. Dobbiamo abbandonare le tendenze distruttive, gli scontri interni. Questa volta l’imperativo è far prevalere le nostre qualità, come è avvenuto a Londra. Penso che tutta l’economia possa trarne vantaggio, augurandoci che la pandemia rimanga sotto controllo”. “La leva vera”, prosegue Tonchetti Provera, sono le risorse europee, “Se questa volta possiamo guardare con fiducia al futuro è grazie ai fondi europei.L’Italia, come maggiore beneficiario di quelle risorse, sarà alla fine la cartina al tornasole del successo o dell’insuccesso dell’Europa. Dovremo usare bene tutti quei soldi e fare le riforme. Se non ci saranno le riforme non ci saranno i fondi. E se non ci saranno i fondi fallirà l’Italia perché si troverà ad avere un debito non sostenibile, trascinando verso il fallimento anche l’Europa. Quindi noi abbiamo la responsabilità di farcela per costruire un Paese che dia opportunità alle giovani generazioni. Questa è una pagina di storia, non un passaggio come tanti altri”.

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