Categorie: Cronaca

Piove, Roma ladra

di Angelo Alessandri – E’ piovuto tanto ma soprattutto a periodi lunghi e ravvicinati. Argini imbibiti e critici. E tutto poi esonda. Una serie di circostanze, certo, anche eccezionali. E non solo in Emilia Romagna ma in tante regioni e in tanti territori ci sono stati disastri. Di destra e di sinistra, il climate change non fa ragionamenti politici. Piove. Ma piove sempre. Ogni anno ci sono disastri. Alluvioni, smottamenti, frane, crolli, pianti e lutti. Ogni anno, e quasi mai nella stessa zona. Quindi nessun amministratore, di destra o sinistra romane, è capace di amministrare?

Mi sono occupato per anni del dissesto idrogeologico. Da consigliere comunale e provinciale sino ai 5 anni da presidente della commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Feci persino un’utilissima indagine conoscitiva sul dissesto di sto paese per cercare di sollecitare la politica. Ma non gliene fregava quasi nulla a nessuno, in verità. A parte le chiacchiere intendo. Ogni anno toglievano soldi dalle leggi di bilancio. Sempre meno soldi.

A Roma preferiscono pensare alle mance per chi li vota. E la colpa delle regioni è di essere succubi dei partiti romani. Di star zitti mentre i soldi spariscono. Soprattutto le regioni del Nord, per me. Ogni anno 125 miliardi di residuo fiscale vanno a Roma e non tornano indietro, dal Nord. Basterebbero metà di questo per mettere tutto in sicurezza, torrentini compresi. Montagna compresa.

Nei Pai regionali ci sono segnalate le emergenze, non ci sarebbe nulla da inventare. Ci vorrebbero solo i soldi. Soldi che ci sarebbero ma che vanno a Roma. E i governatori che se li fanno scippare senza reagire. Questa è una colpa grave. Il resto è la natura. Una volta i nostri nonni sapevano avere timore e rispetto della natura. Non la sottovalutavano. I nipoti oggi invece, pensando di essere fenomeni, se ne fregano. E poi però viene giù tutto. Se ne fregano e sperano che non piova, che non frani la terra, che non tremi. E se succede, vedremo? Sperano. Non intervengono ma sperano. E chi vive sperando… Ci vorrebbe una classe politica locale come quella di 40 anni fa. Ma temo ci vorranno altri 40 anni prima di tornare a guardare più il territorio degli slogan romani. E continuerà a piovere. Di questo non dubito.

Stefania Piazzo

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