di Carlo Andreoli – Il Viminale presenta il dossier di ferragosto ed i dati incutono sconcerto. Gli sbarchi di migranti, rispetto allo scorso anno, sono aumentati del 148% .
Il Ministro Lamorgese, in evidente imbarazzo, si giustifica dimostrando spiccate conoscenze geografiche: “La Tunisia è troppo vicina ed i barconi non si riescono a fermare”. Si tratta, spiega, di sbarchi autonomi, difficili da fermare in mezzo mare”. Benissimo, abbiamo un ministro che dovrebbe risolvere i problemi di un’intera Nazione e se ne lava le mani scaricando la responsabilità sulle miglia marittime?
Possiamo capire la difficoltà nell’ammettere da parte dell’opposizione l’incapacità di gestire il fenomeno, ma è ora di andare oltre e di iniziare a lavorare. E ascoltare chi è sul campo come il governatore Musumeci, o il sindaco di Messina e Lampedusa, anche se i loro appelli sono caduti nel vuoto.
Gli ingressi illegali non vanno più fermati, soprattutto se coloro che sbarcano sono anche positivi al COVID, evitando possibilmente fughe come già accaduto, per la nostra penisola? Altri paesi avrebbero già attuato il blocco navale. L’Italia come esce dall’emergenza?
Ecco le parole del ministro nella conferenza stampa del 15 agosto scorso. Parla di immigrazione dal minuto 1.50 in poi.
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