Quattro morti e un ferito ricoverato in gravi condizioni. È il bilancio del tragico incidente avvenuto nel pomeriggio alla Funivia del Faito, impianto che collega il centro di Castellammare di Stabia con la vetta del monte Faito. Poco dopo le 15 si è verificato un guasto, forse la rottura del cavo di trazione, e una delle due cabine in funzione sulla linea è precipitata mentre si trovava a poca distanza dalla stazione a monte.
Cinque le persone all’interno della cabina: quattro turisti e un operatore di bordo dell’Eav, azienda regionale che gestisce il servizio. Quest’ultimo, Carmine Parlato, è una delle quattro vittime accertate.
I soccorritori dei Vigili del fuoco e del Soccorso Alpino intervenuti sul posto, e che hanno lavorato in condizioni difficili tra pioggia e nebbia, hanno recuperato la quinta persona, un uomo di mezza età le cui condizioni sono subito apparse gravi. Il ferito è stato trasportato in elicottero all’Ospedale del Mare di Napoli, dove è ricoverato in rianimazione, intubato e in prognosi riservata. Ha riportato fratture alle gambe ma, stando alle prime informazioni, non risultano altri danni.
Mentre a monte si consumava la tragedia, i cui contorni si sono chiariti solo alcune ore dopo, la cabina a valle si è fermata a bassa quota nei pressi della stazione di Castellammare di Stabia ed è rimasta sospesa, fortunatamente senza staccarsi dall’impianto.
Le 9 persone a bordo, 8 turisti e un macchinista, sono stati imbragati e, con il supporto dei tecnici intervenuti, sono scesi uno alla volta dalla cabina. Nessuno di loro ha riportato ferite, solo un enorme spavento.
Il cavo rotto è finito sulla linea aerea della sottostante linea ferroviaria Circumvesuviana, causando danni che hanno costretto l’Eav a interrompere la circolazione dei treni nella tratta tra le stazioni Pioppaino e Castellammare.
Una prima ricostruzione di quanto accaduto viene fornita dal sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza: a causare l’incidente sarebbe stata la rottura del cavo di trazione dell’impianto. “A valle, a Castallammare, è scattato il freno di emergenza – ha spiegato Vicinanza – mentre nella cabina a monte il freno probabilmente non è scattato e la cabina è scesa giù per centinaia di metri, per poi terminare la sua corsa precipitando”.
Si dicono “sgomenti” le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Faisa Cisal della Campania, che ricordano come la Funivia del Monte Faito fosse “una struttura tornata in funzione da poco tempo e nulla lasciava presagire questo terribile incidente e questa sciagura. Ora è il momento del dolore, poi verrà quello delle responsabilità. Gli enti preposti dovranno accertare quanto accaduto. Non si può morire così”.
La Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, ha aperto un fascicolo d’indagine per far luce sull’accaduto e a stretto giro sarà disposto il sequestro dell’intero impianto. Non è la prima volta che si verifica un incidente tragico sulla Funivia del Faito: il 15 agosto 1960 la cabina in discesa si sganciò dai fili di trazione schiantandosi sui binari della Circumvesuviana provocando la morte di quattro persone. Dopo l’incidente furono necessari numerosi lavori di manutenzione che portarono anche alla sostituzione delle cabine.
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