di Cassandra – La discussione molto animata sul terzo mandato dei presidenti di Regione ha come protagonisti, ormai è stranoto, Veneto e Campania. De Luca va per la sua strada, con una propria presa di posizione regionale per il terzo mandato. Zaia si appella alla politica ribadendo che il consenso non arriva dalle leggi ma dal popolo.
Il dibattito però si accende anche su un altro dato storico, ovvero che uno dei governatori più amati degli elettori sarebbe così al suo quarto mandato.
Una legge regionale del 2015 fissava i due mandati senza però far rientrare quello già in corso d’opera.
Uno studioso venetista come Davide Lovat, sul proprio account social oggi ci tiene anche a ricordarlo. E scrive infatti: “Ci tengo a ricordare che la polemica che vede Zaia reclamare la deroga alla legge sui due mandati come Presidente di Regione necessita di una precisazione: a lui è già stata fatta una deroga, perché era già in carica quando la legge entrò in vigore e il primo mandato non fu considerato nel conteggio, pertanto egli è già al terzo mandato e vuole la deroga per fare il quarto.
Per me sarebbe invece ora di ricambio e consiglio, ai veneti che vogliono esprimere un voto veneto, di votare per la lista capeggiata da Riccardo Szumski a cui darò il mio appoggio”.
Szumski a parte, la matematica non è modificabile per via legislativa.
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