COS’ERA “ZONDERWATER”
Dal 1941 al 1947 il campo di Zonderwater nella Repubblica Sudafricana , ospitò più di centomila Prigionieri di Guerra italiani e fu di fatto la struttura di detenzione per militari italiani più grande del mondo. Grazie alla visione illuminata del comandante sudafricano i prigionieri furono coinvolti in attività didattiche, sportive e culturali che ne fecero una realtà unica nel panorama concentrazionario mondiale, meriti questi sanciti da onorificenze ONU e della Repubblica Italiana.
COME È NATO IL SITO
Durante la detenzione i compagni provvidero pietosamente a comporre le salme dei Prigionieri deceduti per malattia e altri eventi accidentali in un piccolo cimitero ove furono anche costruite le prime opere commemorative come i “Tre Archi”. Dopo la guerra i sepolti a Zonderwater non furono dimenticati ; gli ex prigionieri che avevano scelto di rimanere in Sudafrica, costituiti nell’associazione “Zonderwater Block ex Pow” , provvidero, con la forza delle loro braccia a mantenere le tombe, erigere opere, piantare alberi e a tagliare l’erba. La gestione esclusiva e la salvaguardia del complesso cimiteriale da parte dell’Associazione è continuata sino al 1986; solo dopo tale data è subentrato il Consolato Generale di Johannesburg (sotto la tutela di Onorcaduti) che però ha continuato ad avvalersi dell’appassionato, professionale e insostituibile operato dell’Associazione. Per tale valido operato, l’Associazione ha ricevuto ampi riconoscimenti da diverse massime autorità italiane.
COS’È IL SITO PER I DISCENDENTI DEI POW
Noi figli, e ultimamente anche nipoti, di quei Pow, sparsi per il mondo, siamo cresciuti con i racconti di Zonderwater ed è un vero luogo del cuore. Per alcuni di noi è il cimitero dove è sepolto papà! Ogni pietra, ogni monumento eretto, ogni albero piantato rappresenta le mani e lo spirito di chi ha creato quello spazio per onorare la memoria di quei 277 fratelli rimasti la. La cosa veramente singolare è che il luogo, sino a poco tempo fa mantenuto in uno stato di assoluto livello internazionale, è anche importante per la storia del Sudafrica ed è un simbolo della collaborazione instaurata nel tempo fra i due paesi.
I FATTI RECENTI
Con l’arrivo della nuova Console Generale la situazione è stata sconvolta: per motivi a noi sconosciuti l’Associazione è stata estromessa da qualsiasi attività riguardante il cimitero. Il nostro Presidente che curava personalmente una miriade di attività critiche fra cui visite ordinarie e straordinarie è stato privato delle chiavi. La struttura è chiusa e le visite di cittadini locali e di persone provenienti dall’Italia sospese.
LE RICHIESTE DELL’ASSOCIAZIONE
È ferma convinzione dell’ Associazione , nelle sue declinazioni Sudafricana e Italiana, che essa debba rimanere la CUSTODE MORALE del luogo, pertanto chiede in modo accorato alle suddette Autorità della nostra Repubblica di riattribuirle un ruolo consono, in particolare:
- nel coordinamento della cura e arricchimento del sito;
- nella guida delle visite ordinarie e straordinarie;
- nella custodia e gestione del Museo il cui contenuto è di proprietà inalienabile dell’Associazione “ZONDERWATER BLOCK EX POW ASSOCIATION”;
- nell’organizzazione della cerimonia commemorativa annuale;
- nella gestione delle offerte dei soci.
In conclusione, ribadendo le enormi valenze affettive e storiche della nostra istanza, auspichiamo l’aiuto da parte del Ministro della Difesa Onorevole Lorenzo Guerini nel trovare una via d’uscita.
Di seguito il link dove trovare la petizione lanciata da Elisa Longarato.