Sul podio la Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza con 75.586 voti, il Castello e Parco di Sammezzano a Reggello e il Castello di Brescia votati rispettivamente da 62.690 e 43.469 persone, seguiti da la Via delle Collegiate a Modica, l’Ospedale e la Chiesa di Ignazio Gardella ad Alessandria, la chiesa rupestre di San Nicolo’ Inferiore sempre a Modica, il ponte acquedotto a Gravina di Puglia, la chiesa di San Michele Arcangelo di Pegazzano, l’Eremo di Sant’Onofrio Morrone a Sulmona e il Museo dei Misteri di Campobasso: sono questi i primi 10 classificati nell’ambito del decimo censimento de “I Luoghi del Cuore”, l’ormai storica iniziativa del FAI – Fondo Ambiente Italiano promossa in collaborazione con Intesa Sanpaolo i cui risultati sono stati presentati questa mattina. Un’edizione straordinaria che, nell’anno del Covid, ha visto una partecipazione inattesa da parte degli italiani, pronti a segnalare in massa i luoghi del nostro patrimonio storico artistico e naturalistico piu’ meritevoli di attenzione e cura: dal 6 maggio scorso, giorno in cui nel pieno dell’emergenza e’ stata lanciata l’iniziativa, fino alla chiusura del 15 dicembre, i voti raccolti sono stati infatti 2.353.932, il miglior risultato di sempre, con oltre 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italia (l’82,3% del totale). Dal 2003 a oggi, il progetto in 10 anni ha dato prova di saper interpretare sempre di piu’ il bisogno della popolazione di dare valore e garantire tutela all'”eredita’ culturale” dei territori, raccogliendo attorno a se’ oltre 9.630.000 voti in totale e realizzando 119 interventi in 19 regioni, divisi tra Nord, Centro e Sud. “I luoghi del cuore hanno vinto anche il covid: i quasi 2 milioni 400 mila voti hanno a che fare con l’Italia come potenza culturale evocata da Mario Draghi al Senato”, ha detto Andrea Carandini, Presidente del FAI, sottolineando che il progetto “implica scelte attive da parte della societa’, per risvegliare le opere degli avi baciandole come belle addormentate. Salute, economia e cultura sono inscindibili, abbiamo bisogno di giovani meritevoli formati in universita’ di eccellenza di Occidente e Oriente”.
Foto fonte Fai