di Roberto Gremmo – Segnalo questa importante iniziativa della Associazione Gilberto Oneto e ne approfitto per una riflessione rivolta a tutti coloro che, in un modo o nell’altro, si dichiarano nordisti.
In passato, quasi tutti i movimenti politici alpino-padani hanno trovato ragion d’essere nella protesta anti fiscale, nel malcontento per lo Stato sprecone o al massimo auspicando riforme istituzionali federaliste ed autonomiste.
Ebbe soprattutto fortuna il professor Miglio anticipando il tandem riformatore regionalismo da un lato e presidenzialismo dall’altro; lo stesso, a mio avviso errato, equilibristico assetto per cui esiste oggi il governo Meloni-Salvini.
Limitandosi a queste rivendicazioni politiche si è soltanto rafforzata e magari efficientata la struttura statale, si è persa ogni battaglia contro il fiscalismo rapace, si è al massimo consentito che brandelli di potere periferico venissero appaltati a politici di seconda fila della partitocrazia.
In tutti questi anni solo Oneto ha dato un’anima ai sentimenti nordisti.
Le rivendicazioni del portafoglio, pur giuste, le ha considerare secondarie sostenendo la necessità di basare la battaglia nordista sui valori etnici, linguistici, mentali ed atavici delle nostre popolazioni.
Ed ha “rilanciato” la Padania.
Così facendo, ha posto le basi per una rivendicazione identitaria rocciosamente forte, non legata soltanto a temporanee proteste corporative, settoriali o localiste ed ha guardato oltre, indicando nella riproposizione dei valori più forti della nostra cultura la vera linfa in grado di dare un senso alla lotta del Nord.
Grazie soprattutto a lui, è nato il sogno di una “Nazione proibita” senza proprio Stato perché colonizzata ma plurilingue, cantonale e degna erede delle migliori tradizioni di un’Europa dei Popoli oggi quasi distrutta dal rullo compressore dei falsi nazionalismi centralisti, dal tecnologismo che cancella l’individuo e dal totale disprezzo dei poteri forti per il popolo bue.
Se vogliamo uscire dal pantano dove ci ha gettato il fallimento della Lega Nord la strada giusta è quella di Oneto: non dobbiamo difendere la bottega o il consumismo sfrenato né tanto meno l’auto elettrica ma far rivivere la cultura delle veglie contadine. Altrimenti falliremo sempre.
E oggi l’Associazione Oneto ci propone un percorso formativo culturale, un master per studiare, formarsi e prepararsi al meglio.