Bce taglia i tassi ma incertezza e sfiducia frenano ancora consumi. Le banche fredde verso i presiti alle imprese

30 Gennaio 2025
Lettura 1 min

La Banca centrale europea continuerà a seguire “la direzione” di abbassamento dei tassi di interesse, a causa della debole crescita della zona euro e del graduale rallentamento dell’inflazione. Lo ha affermato la sua presidente Christine Lagarde. L’attuale livello dei tassi della Bce resta “restrittivo” per l’economia ed è quindi “troppo presto” per considerare “quando dovremmo smettere” di abbassare i tassi, ha detto ai giornalisti. “Sappiamo in quale direzione vogliamo muoverci ed è quella che prenderemo”, ha aggiunto, riferendosi ai futuri tagli dei tassi.

Nell’area euro i redditi reali sono ampiamente tornati ai livelli precedenti al Covid, quello che non è tornato a quei valori sono investimenti e consumi, dato che le famiglie continuano a risparmiare più che in precedenza.

“La crescita dei redditi reali è un fatto e tutti in gli Stati membri c’è stato un completo recupero rispetto ai livelli pre Pandemic, quello che è stato diverso sono i livelli dei risparmi. I risparmi sono aumentati, con fluttuazioni nel corso del tempo” ma restano superiori ai valori pre Covid. “Speriamo che se la fiducia viene ripristinata, specialmente riguardo a ansie e incertezze sugli sviluppi in Europa, i consumatori tornino a ripristinare i loro precedenti livelli di consumi e investimenti”, ha concluso Lagarde.

”Apprezziamo la sforbiciata di 25 punti base apportata dalla Banca centrale europea ai tassi anche se avremmo preferito una riduzione più decisa. Auspichiamo però che la BCE prosegua nei prossimi mesi lungo questa strada, magari con più coraggio, per fronteggiare le circostanze avverse soprattutto esogene che sta affrontando l’economia dell’area euro”. Lo afferma Cna in una nota. ”Ci auguriamo ora che il sistema bancario italiano trasferisca finalmente alle imprese gli effetti benefici ricevuti dai cinque tagli consecutivi al costo del denaro e allenti i criteri di concessione dei prestiti in particolare ad artigiani e piccole imprese. Finora queste categorie non hanno avvertito un cambiamento di passo, come si evince dalla crescita della domanda di credito cui però non corrisponde al momento un incremento dell’offerta”, conclude la Cna. .

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Cardini: Le idee e le risorse dell’Occidente oggi camminano sulle gambe della Cina

Prossimo Servizio

Bucci: Voglio la Liguria Regione autonoma. Tasse aeroportuali restino a casa nostra

Ultime notizie su Economia

TornaSu