“I dati ISTAT sull’inflazione a gennaio 2025, che segnano un aumento dell’1,5% su base annua e dello 0,6% su base mensile sono l’ennesimo campanello d’allarme di una situazione che rischia di diventare insostenibile per milioni di consumatori”. È quanto affermato da Anna Rea, Presidente Adoc nazionale, secondo cui “si tratta di un trend inaccettabile che rischia di pesare come un macigno sulle spalle delle persone soprattutto considerando che gli aumenti dei prezzi colpiscono soprattutto i beni di prima necessità, alimenti e prodotti per la casa: il carrello della spesa aumenta dell’1,8% su base annua, con conseguenze dirette sulla vita quotidiana delle persone, soprattutto quelle più vulnerabili”. “Altro dato allarmante – secondo il Presidente Adoc nazionale – riguarda l’impennata dei prezzi dei beni energetici, in particolare quelli regolamentati (da +12,7% a +27,8%) che impattano direttamente sui costi di luce e gas, mettendo a dura prova i bilanci familiari”.
“Mentre aumentano i prezzi, nel frattempo registriamo che anche il paniere Istat 2025 non è adeguatamente aggiornato e non riflette le abitudini di acquisto dei consumatori, in particolare la riduzione della voce relativa ai prodotti alimentari – ha continuato il presidente Adoc -. Pur riconoscendo la necessità di un aggiornamento del paniere per adeguarlo ai cambiamenti dei consumi e nonostante il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori per la raccolta di suggerimenti, notiamo che alcune voci importanti continuano a non essere rappresentate in modo adeguato”. “È preoccupante constatare come diminuisca per il terzo anno consecutivo il peso della voce ‘alimentari’ nonostante siano prodotti che incidono in misura significativa sul bilancio familiare. È urgente che il Governo risponda ai bisogni reali delle persone, adottando misure concrete e tempestive per contrastare l’inflazione e tutelare il potere d’acquisto – ha concluso Anna Rea – bisogna agire con urgenza sui prezzi al consumo e quelli dei beni energetici”.