La spesa sostenuta dai turisti stranieri, che nel 2019 rappresentava oltre il 4% dei consumi sul territorio nazionale, ha registrato nel 2020 una caduta significativa, con una riduzione complessiva di circa 27 miliardi (-60,4%). E’ quanto emerge da un Report sui consumi 2019-2021 dell’Ufficio Studi Confcommercio. Il fenomeno, pur diffuso, ha colpito in misura piu’ rilevante le regioni del Centro-Nord (-23 miliardi circa), territori nei quali l’incidenza di questa voce sulla spesa e’ storicamente piu’ elevata. Si nota una profonda sofferenza nelle regioni in cui il turismo ha connotati meno stagionali e dove le citta’ d’arte costituiscono un polo d’attrazione, soprattutto in primavera ed in autunno, come Lazio, Toscana, Campania, Sicilia, Veneto e Lombardia. In termini percentuali la caduta piu’ significativa si e’ registrata nel Lazio (-75,2%) a cui si contrappone la quasi tenuta della Valle d’Aosta (-6,9%) regione in cui il turismo straniero, pero’, svolge un ruolo cruciale, osservandosi una quota sui consumi interni della regione del 14,5%. Il deciso aumento registrato in Molise rappresenta statisticamente un bias, ovvero una distorsione attesa determinata dai numeri molto piccoli del turismo straniero in questa regione.

Il virus presenta il conto: 27 miliardi di incassi in meno per l’assenza dei turisti stranieri
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