Inps, non solo ritardi. “Pensioni negate a vittime amianto. Indaghi Corte dei Conti”

13 Ottobre 2020
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Durissima denuncia contro l’Inps, e questa volta non per i ritardi sulla cassa integrazione. L’Osservatorio nazionale amianto (Ona) ha tenuto una conferenza stampa a Roma, in Campidoglio, durante la quale il presidente Ezio Bonanni si è soffermato sul caso dei lavoratori delle Industrie meccaniche siciliane di Priolo (Siracusa): “La strage continua e l’Inps rifiuta l’accredito delle maggiorazioni contributive, anche quando c’è la prova del danno. La Sicilia è stata il centro di speculazioni di imprese del Nord e di occultamento della condizione di rischio, il che ha impedito di proporre le domande di rilascio della certificazione amianto all’Inail, e anche quando sono state depositate, i diritti non sono stati riconosciuti”.

“I lavoratori – ha aggiunto – avevano ottenuto, in via amministrativa, l’accredito delle maggiorazioni amianto, e in molti casi anche il prepensionamento. Il tribunale di Siracusa, nel 2018, aveva riconosciuto loro i cosiddetti benefici amianto, grazie ai quali, anche quelli non in pensione, avrebbero ottenuto comunque un prepensionamento. Tuttavia la Corte d’appello di Catania, su ricorso dell’Inps, ha emesso la sentenza n. 416, del 3.7.2020, con la quale ha annullato la precedente”. Bonanni esorta il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, affinche’ “si evitino spese legali da parte dell’Inps per alimentare un contenzioso abnorme. L’accanimento contro queste vittime è vigliacco e vergognoso. Sulla negligenza dell’Inps indaghi la Corte dei conti’. Sostegno alla vertenza è stato espresso dai parlamentari Giuseppe Pisani (M5S), Stefania Prestigiacomo (FI), Patrizio La Pietra (FdI), Fausto Raciti (Pd) e dal sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni. Calogero Vicario (coordinatore Ona Sicilia e operaio delle Industrie meccaniche siciliane) ha ricordato che “domani sono cento giorni di protesta davanti il comune di Priolo, e 103 che, per protesta, non faccio la barba. Credo che possano bastare a sensibilizzare il ministro”.

Secondo l’Ona in Italia ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali di amianto e contenenti amianto (33 in matrice compatta e 7 friabile), in un milione di siti. I dati fornita dal”Osservatorio e aggiornati al 2019 parlano di 1.900 decessi in Italia per Mesotelioma, 600 per asbestosi 3.600 per tumori polmonari.

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