“Per finanziare la manovra 2025 serviranno anche nuove risorse, tra tagli di spesa e nuove entrate «Farà sacrificio — spiega il ministro Giancarlo
Giorgetti — chi può permetterseli» . Ci sarà anche un aggiornamento delle rendite catastali. La norma, già oggi, prevede che chi ha usato il 110% debba adeguare la resa catastale, la «base» su cui si calcolano le tasse, dall’Imu a quelle sulle compravendite si esclude che gli accertamenti possano essere estesi anche a chi ha beneficiario dei bonus ordinari. «Keynes non vi è piaciuto? Allora vi cito Battisti e Mogol. Troppo spesso la saggezza è la prudenza più stagnante».
Giancarlo Giorgetti chiudendo così l’audizione in Parlamento sul Piano settennale di bilancio richiesto dalle nuove regole Ue. Rivendica «ambizione e realismo», e non rassegnazione di fronte a un sistema di regole europee rigide e sbagliate, per una Legge di Bilancio «che non lascerà indietro nessuno». (…) Rompendo poi un tabù del centro-destra, l’«aggiornamento delle rendite catastali».”, si legge su Il Corriere della Sera.
“(…) Cominciando dagli «immobili fantasma» che nonostante la possibile regolarizzazione ancora ci sono ed aumentare, per passare poi agli edifici che hanno beneficiato dei bonus edilizi. La norma, già oggi, prevede che chi ha usato il 110% debba adeguare la rendita catastale, la «base» su cui si calcolano le tasse, dall’Imu a quelle sulle compravendite. «Verificheremo» dice Giorgetti -. Il che non esclude che gli accertamenti possano essere estesi a chi ha beneficiato dei bonus ordinari. La verifica della resa catastale ai fini dell’aggiornamento, da cui potrebbe arrivare un gettito non indifferente, riguarda potenzialmente tutte le unità immobiliari che hanno beneficiato del Superbonus al 110%. (…) «Ci sarà un allineamento, probabilmente ci sarà una riduzione della benzina e un innalzamento del gasolio, cercando di evitare contraccolpi per le categorie che utilizzano il gasolio per scopi professionali. È obbligo che dobbiamo calare nella realtà, con gradualità» ha detto Giorgetti “, continua il giornale.
“La prossima Legge di Bilancio renderà permanenti il taglio del cuneo fiscale per i dipendenti sotto i 35 mila euro di e gli sgravi Irpef fino a 28 mila euro, ma anche la decontribuzione per le mamme che hanno figli e le deduzioni per le imprese che assumono. La revisione al ribasso del prodotto interno lordo operata dall’Istat pochi giorni fa, «renderà più difficile raggiungere una crescita dell’1% quest’anno, ma avrà un impatto quasi nullo sul ’25» e sul Piano settennale.
Giorgetti ha poi confermato il deficit al 3,8% nel 2024, mezzo punto inferiore a quello previsto pochi mesi fa. «Merito del governo e della sua prudenza», ha rivendicato, aver guadagnato spazi fiscali utili per la manovra di bilancio, restando anche particolarmente prudenti sulle previsioni. Quelle del Tesoro sono molto migliori di quelle della Commissione, che non tengono conto dell’impatto del Pnrr sulla crescita e stimano il potenziale di crescita dell’economia italiana con «un tasso di disoccupazione del 10%…»,