Categorie: Elezioni

Elezioni Usa, il giorno che può cambiare (forse) il mondo

Come da tradizione, le elezioni negli Stati Uniti si tengono il primo martedì di novembre, quindi quest’oggi, a seconda dei diversi fusi orari presenti tra i vari stati americani, si apriranno i seggi per una delle elezioni più controverse e combattute di sempre che vedono sfidarsi l’ex Presidente Donald Trump per i repubblicani e la vicepresidente in carica Kamala Harris, per i democratici. Si tratterà di un duello all’ultimo voto in quanto tutti i rilevamenti sono all’interno del margine di errore che potrebbe smentire il loro pronostico.

Resta comunque la “percezione” di un leggero vantaggio dell’ex presidente, anche se la candidata democratica avrebbe recuperato posizioni negli ultimi tre giorni. Molti americani hanno già cominciato a votare nelle scorse settimane, tramite i canali messi a disposizione dallo stato di residenza. Ad oggi, oltre 78 milioni di aventi diritto hanno già espresso la loro decorazione, in stati come la California, il Texas, la Florida e il Colorado. Va detto a racconto riguardo che l’affluenza al voto anticipato è in calo rispetto ai livelli del 2020, infatti in tutto il Paese, quest’anno sono stati molti meno gli elettori che hanno scelto di votare prima del giorno delle elezioni rispetto alle elezioni del 2020 svoltesi durante la pandemia. Quattro anni fa, più di 110 milioni di americani hanno votato in anticipo di persona o per posta, ovvero circa il 70% di tutti coloro che hanno espresso la loro visita in quelle elezioni.

Questi voti vengono spesso scrutinati con una procedura separata e, in alcuni stati, conteggiati solo a partire dal giorno delle elezioni, il che può generare oscillazioni nei primi dati e un’attesa prolungata per un quadro chiaro dei risultati. Il 5 novembre resta comunque il giorno delle elezioni ufficiali, con i seggi che lavorano in orari diversi, sempre a seconda del fuso orario. Generalmente, l’apertura è prevista tra le 6:00 e le 7:00 del mattino ora locale. Ad esempio, in stati come New York e Connecticut, i seggi iniziano alle 6:00 (ore 12 in Italia), mentre in altri, come la California, l’apertura è alle 7:00 (ore 16 in Italia). Differenti anche le chiusure. I primi seggi a chiudere sono quelli della costa orientale, alle 19:00 (circa l’una di notte in Italia), mentre le Hawaii saranno le ultime, alle 6:00 del mattino ora italiana.

Con la chiusura dei primi seggi, le principali reti televisive ei media online cominceranno a diffondere i primi exit poll. In Italia, questi inizieranno a essere visibili intorno all’una di notte. Le principali reti americane, tra cui CNN, NBC, ABC, CBS e Fox News, forniranno aggiornamenti continui e dirette online, spesso disponibili anche su canali italiani che seguono l’evento in tempo reale. Le proiezioni basate sui primi conteggi si susseguiranno per tutta la notte e daranno indicazioni sui risultati nei principali stati chiave, come la Florida e la Pennsylvania. I primi risultati consolidati nei vari stati arriveranno tra le 4:00 e le 6:00 del mattino (ora italiana), anche se potrebbe essere necessario attendere ulteriori conteggi nei giorni seguenti per gli stati a elevata partecipazione di voto per corrispondenza. Negli ultimi cicli elettorali, come nel 2020, la conferma ufficiale è giunta solo giorni dopo, poiché diversi stati hanno richiesto riconteggi e verifiche. Una volta confermato il vincitore, la cerimonia di insediamento si terrà, come da tradizione, il 20 gennaio 2025 al Campidoglio di Washington, quando il presidente eletto entrerà ufficialmente in carica. Questa cerimonia segna il passaggio di potere ed è considerata uno dei momenti più simbolici della democrazia americana. 

Stefania Piazzo

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