Per la Spagna allo stato attuale è “molto prematuro fare qualsiasi pianificazione” sull’eventuale schieramento di soldati europei in Ucraina, come prospettato dal presidente francese, Emmanuel Macron, in caso di raggiungimento della pace: è quanto detto a giornalisti dalla ministra della Difesa iberica, Margarita Robles. “Aspettiamo di capire quando potrà esserci realmente un accordo di pace, siamo preoccupati perché di fatto la Russia sta tergiversando”, ha aggiunto Robles, che pure ha insistito sul fatto che la Spagna “continuerà ad aiutare l’Ucraina”.
Non è prevista alcuna partecipazione nazionale a una eventuale forza militare. E ancora: è importante continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, invitando al prossimo incontro di coordinamento anche una delegazione italiana.
La premier Giorgia Meloni mantiene la posizione espressa in queste settimane sulla guerra. Perplessità sull’invio di truppe, sostegno agli sforzi Usa e spazio a un possibile ruolo delle Nazioni Unite per arrivare al cessate il fuoco. Francia e Gran Bretagna puntano, invece, su una “forza di rassicurazione” da schierare in Ucraina, aperta ai ‘volenterosi’ per garantire “un sostegno a lungo termine” e come strumento deterrente “nei confronti di un’eventuale aggressione russa”.
Palazzo Chigi riferisce che l’opzione di un ombrello dell’Onu è stata discussa dai leader nel vertice dei volenterosi convocato da Emmanuel Macron a Parigi (che ha mantenuto le sanzioni contro Mosca) e al quale hanno partecipato 30 Paesi (non solo europei), compresa la Ue e l’Ucraina rappresentata dal presidente Zelensky. Anzi, il capo dell’esecutivo ha fatto sapere di aver apprezzato l’interesse mostrato dall’inquilino dell’Eliseo per la proposta italiana di estendere l’articolo 5 del trattato di Washington per garantire una sicurezza a Kiev che deve essere ricercata – è tornata ad insistere la premier – in un contesto euro-atlantico.
Non è prevista alcuna partecipazione nazionale a una eventuale forza militare. E ancora: è importante continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, invitando al prossimo incontro di coordinamento anche una delegazione italiana.