Quello che è successo nello Studio Ovale “è meglio lasciarlo alla storia”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando con i giornalisti al termine della sua visita a Londra. Lo riporta il Guardian. Il riferimento è allo scontro verbale avuto venerdì alla Casa Bianca con il presidente Usa Donald Trump e il suo vice JD Vance. Zelensky si è rifiutato di dire cosa sia successo dopo che le telecamere hanno smesso di riprendere nello Studio Ovale venerdì e prima che la sua delegazione lasciasse bruscamente la Casa Bianca senza pranzare né firmare l’accordo sui minerali com’era invece atteso. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa Usa, collaboratori di Trump hanno chiesto a Zelensky di andare via.
Zelensky non ha voluto dire se ha creduto di essere stato vittima di un’imboscata nell’alterco col presidente degli Stati Uniti e ha insistito sul fatto che parlerà di nuovo con Trump se sarà “invitato a risolvere i veri problemi”. Tuttavia, quando gli è stato chiesto se sarebbe tornato alla Casa Bianca per “cercare di provare di nuovo” ad ottenere un chiaro sostegno dagli Stati Uniti, Zelensky ha risposto di non essersi “recato negli Usa per provare”, ma invece per risolvere i problemi.
“Ho viaggiato in treno per 12 ore, poi per 11 ore ho preso l’aereo perché il presidente degli Stati Uniti mi ha invitato. Gli Stati Uniti sono uno dei nostri principali partner e per me è una dimostrazione di rispetto essere alla Casa Bianca quando il presidente degli Stati Uniti mi invita”, ha sottolineato.