Come comunica la questura di Milano, in attesa di ufficialita’ derivata dalle comparazioni dei profili genetici, considerando l’assenza di una lista passeggeri ufficiale, sono state individuate le otto plausibili vittime, riconducibili a due gruppi familiari, che erano a bordo dell’aereo che si e’ schiantato a San Donato. Questi sarebbero, Dan Petrescu, 68 anni, cittadino romeno; la moglie Righina Petrescu, 65 anni; il figlio Dan Stefan Petrescu, 30 anni, con doppia cittadinanza romena-tedesca; Julien Brossard, 36 anni, cittadino canadese amigo del figlio. Dell’altro gruppo familiare, invece, farebbero parte Filippo Nascimbene, nato a Pavia nel 1988; il figlio Rafael di un anno; la moglie Claire Alexandrescou di 34 anni, cittadina francese; e la madre di Claire, signora Miruna Anca Wanda Lozinschi, di 65 anni, cittadina francese. Oltre alla Polizia di Stato, che e’ intervenuta con le volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale per la messa in sicurezza della zona interessata, sul posto erano presenti anche gli agenti della Polizia Scientifica, impegnati nei rilievi e repertazioni del caso, mentre la Polaria di Milano Linate ha gestito l’emergenza aerea creatasi.
Dan Petrescu, immobiliarista 68enne, era ai comandi del piccolo velivolo che si e’ schiantato su un edificio in costruzione poco dopo il decollo da Milano. Tra le altre vittime sono stati identificati il figlio 30enne del miliardario, una donna di 65 anni, romena ma con passaporto francese e un bambino di pochi anni. Il volo, secondo quanto hanno riferito alcune fonti all’AGI, era arrivato da Bucarest a Milano il 30 settembre ed era partito questa mattina per Olbia dove la famiglia Petrescu possiede una villa. Dan Petrescu, il rumeno piu’ ricco, che sarebbe stato sull’aereo precipitato a Milano con la moglie, il figlio e altre cinque persone, tra cui un bambino, si stava dirigendo verso la sua villa a Olbia. Secondo la stampa romena il figlio trentenne di Petrescu che viveva in Canada dove e’ ricercatore, era arrivato in Italia con una coppia che ieri aveva battezzato un bambino. La madre di Dan Petrescu, che ha 98 anni, era gia’ a Olbia dove aspettava il figlio e gli altri ospiti. L’aereo era stato acquistato nel 2015 da Petrescu insieme a Vova Cohn, ex azionista della squadra di calcio Dinamo Bucarest.
Era un cacciatore di teste, Filippo Nascimbene, l’italiano di 33 anni morto nel disastro di San Donato Milanese insieme con il figlio Rafael, di appena un anno e la moglie Claire Alexandrescu, 31 anni. Da un anno e mezzo Nascimebne era dipendente di StartHub Consulting, una societa’ milanese specializzata nella ricerca di manager per le aziende. Un settore in cui Nascimbene lavorava dal 2015, quando era stato assunto da Hays dopo un’esperienza di cinque anni e mezzo come agente di Generali a Casale Monferrato. Un alto profilo manageriale quello della moglie Claire, a capo della Ramazzotti (quella dell’amaro, ora nel gruppo Pernod-Ricard) per l’Italia e il mondo da due mesi dopo quattro anni nel marketing e nella pubblicita’ dell’azienda. Una carriera costruita tutta nel mondo dei beni di largo consumo, prima in L’Oreal e poi in Kiko.