Adesso arriva Capitan Redditometro, ci pensa lui a stanare 12 milioni di contribuenti che non versano una lira di Irpef

22 Maggio 2024
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di Stefania Piazzo – In piena campagna elettorale, esibire lo strumento del redditometro come mezzo per sradicare l’evasione mette addosso più che altro tristezza. Non sanno più cosa fare. Ma come, occorre rispolverare un provvedimento che non ha mai risolto il cancro dell’eludere le tasse – perché tanto la puoi fare franca – per incassare il dovuto?

L’altro giorno il direttore di Radio24, Stefano Barisoni, ha dato un po’ di numeri. Sono quelli che tempo fa avevamo pubblicato anche noi perché ci avevano colpito, ed erano quelli del report di Alberto Brambilla, contenuti nel Rapporto sul Bilancio del Sistema Previdenziale italiano curato dal Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.

Cosa emergeva? Siamo andati a rileggerci il fondamentale rapporto.

E’ lo stesso Brambilla a riassumerlo così in un lucido articolo pubblicato sul sito della Uil.

“Il 23,75% dei contribuenti dichiara redditi da negativi a 7.500 euro lordi l’anno e paga un’imposta media di 16 euro l’anno (…); il successivo 18,84% di cittadini, che dichiara tra 7.500 e 15.000, paga un’IRPEF media di 250 euro sempre grazie alle agevolazioni.

In totale, il 42,6% dei cittadini – che, considerando le persone a carico, sono 25,23 milioni – paga solo l’1,73% dell’IRPEF, che ammonta in totale a 175,4 miliardi.

C’è poi il successivo 13,5% che dichiara redditi tra 15 e 20mila euro, paga il 5,65% dell’IRPEF e un’imposta media di 1.271 euro. Quindi, il 56% della popolazione paga a mala pena l’8% dell’IRPEF e di conseguenza, si suppone, ancor meno per le altre imposte, comprese quelle indirette”.

Tutto chiaro fin qui?

“La successiva fascia di reddito da 20.001 a 29.000 euro comprende 9.169.315 contribuenti (il 22,1% del totale) che, considerando il rapporto tra dichiaranti (41,497 milioni) e abitanti, riguarda 13.088.930 di abitanti: questi contribuenti pagano un’imposta media annua di 3.506 euro, che si riduce a 2.456 euro per singolo abitante, e versano in totale 32,15 miliardi, pari al 18,35% delle imposte (era il 19,37% nel 2020)”.


Insomma, conclude Brambilla, a parte le fasce intermedie, siamo “un Paese del G8 che per il 60% degli abitanti vive con meno di mille euro lordi al mese”.

Una minoranza paga per chi dichiara poco nulla.

Il problema è che la spesa sanitaria nazionale nel 2021 è stata pari a circa 127 miliardi per un pro-capite di 2.144 euro; e la differenza tra l’IRPEF versata e il solo costo della sanità ammonta a 57,814 miliardi che sono a carico degli altri contribuenti. “E qui parliamo appunto della sola sanità, senza considerare tutti gli altri servizi forniti dallo Stato e dagli enti locali di cui pure beneficiano, e che qualche altro contribuente si dovrà accollare”.

Dove si evade? Tra imposte tasse e contributi sia nel 2016 che nel 2017, ricordava ancora Radio24, sono stati raccolti 108 miliardi di euro, 103 nel 2018, 100 nel 2019 e 83,6 nel 2021.

L’evasione è così ripartita. 21% nordovest ,16% nordest, 18% centro, 27,5 % Sud.

Quanto viene evaso regione per regione? Ogni 100 euro incassati nel 2021, emerge che ne sono stati evasi in Calabria 18,5; in Campania 17, in Sicilia 16,5, in Puglia 17, in Abruzzo 14, in Molise 15, in Sardegna 15. Lo specchio del paese, più si sale geograficamente, più cala l’evasione. Esempio? In Veneto ed Emilia Romagna 9,5 euro, in Lombardia 8, in Trentino Alto Adige 7 euro, in Friuli 9.

Ecco, serve il redditometro per scovare gli evasori o una oculata gestione del territorio potrebbe bastare al fisco che controlla tutti i giorni il conto corrente?

Il 20% degli italiani paga il 75% di tutta l’Irpef su anno 2023 su 2022. E gli altri? Ci sono 12,5 milioni di italiani che non versano alcun euro di imposta. Ma tranquilli, arriva Capitan Redditometro.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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