di Carlotta Bevilacqua – La dignità del lavoro, la condanna di una “economia che uccide”, il non voler rassegnarsi ad una “economia dello scarto” sono stati temi ricorrenti nel magistero di Papa Francesco.
Il mondo del lavoro piange la morte del papa venuto dalla fine del mondo.
“È un giorno triste in cui ci sentiamo tutti più soli ma non possiamo fare altro che ringraziare Dio grande dono per l’umanità che è stato Papa Francesco – ha detto il Presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia – Papa Francesco ci ha affidato i poveri, gli ultimi, ci ha chiesto di mantenere il nostro stile popolare. Ci ha esortato a non stancarci di chiedere la pace. Tutte cose che avevamo in comune con lui. È stato proprio un Papa delle Acli.
Noi aclisti conserveremo indelebile il ricordo delle due udienze che ha voluto dedicarci, nel 2015 e nel 2024, ed in particolare in quest’ultima, avvenuta per l’ottantesimo anniversario della nostra associazione, ci ha lasciato la descrizione di un diverso stile della nostra azione quotidiana, che sia insieme “popolare, sinodale, democratico, pacifico e cristiano” in modo da “ crescere nella familiarità con il Signore e nello spirito del Vangelo, perché esso possa permeare tutto ciò che facciamo e la nostra azione abbia lo stile di Cristo e lo renda presente nel mondo”.
Ci lascia all’indomani della Pasqua che ha voluto ardentemente celebrare, ci lascia con l’estremo appello alla pace, che nasce dal disarmo dei cuori, delle parole, delle mani: sappiamolo raccogliere, lo sappiano raccogliere anche i potenti del mondo.
Ora che egli contempla faccia a faccia il Mistero di Dio gli chiediamo di esserci vicino nelle sue preghiere, a noi e a tutti gli abitanti di questo mondo tribolato e infelice, perché continuiamo a tenere viva la fiammella della speranza.
E nello stesso tempo preghiamo perché i sentieri che lui ha aperto continuino ad essere battuti con coraggio e dedizione, sapendo, come Francesco ci ha insegnato, che è più importante avviare processi che occupare spazi”.
“La scomparsa di Papa Francesco ci addolora profondamente. E’ stato un grandissimo Pontefice che ha segnato davvero un’epoca con la sua umanità, la sua visione moderna e aperta ai cambiamenti della società, la sua vicinanza agli ultimi, la straordinaria capacità di comunicare in maniera semplice il messaggio Evangelico”. E’ quanto sottolinea la Segretaria Generale della Cisl Daniela Fumarola sulla scomparsa oggi di Papa Francesco ricordando come “i suoi ripetuti appelli per la pace e contro tutte le guerre, la necessaria solidarietà tra tutti i paesi, la difesa dell’ambiente e della terra, sono state e resteranno insieme alle sue Encicliche, un faro spiritualmente illuminato, un punto di riferimento importante ed un monito non solo per i cattolici ma anche per le istituzioni, la politica, il mondo del lavoro, il sindacato e quanti hanno responsabilità di Governo. Papa Francesco mancherà a tutti. E’ una grave perdita ed un giornata di immensa tristezza e di lutto per tutta l’Umanità”.