Di Pietro: Errore limitare intercettazioni sui reati della pubblica amministrazione. Corruzione? Elettore si è ormai assuefatto

15 Maggio 2024
Lettura 1 min

“Tangentopoli? Non è mai finita, semmai si è ingegnerizzata”. A dirlo, in un’intervista alla Stampa, l’ex pm Antonio Di Pietro. “Spinelli dice che lui pagava tutti. Quindi, sul punto, faceva come Raul Gardini – afferma Di Pietro – Evidentemente si attendeva un ritorno”. Poi sottolinea: “Quando scoppiò Mani Pulite percepimmo tutti nel cittadino un sussulto d’orgoglio, di speranza, un anelito di rivincita perché vedevano una possibile svolta per le loro vite. Oggi nell’elettore è intervenuta una forma di assuefazione, di indifferenza”. E alla domanda ‘che idea si è fatto delle riforme sulla giustizia? Indeboliscono la lotta alla corruzione?’ risponde: “Assolutamente sì a cominciare dalle intercettazioni. Limitarle anche sui reati di pubblica amministrazione è deleterio: non condivido questa battaglia di Nordio”.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Gli esodati del Superbonus scrivono a Tajani

Prossimo Servizio

Cateno De Luca in camper nel tour delle regioni. Caso Liguria: Inaccettabili governi paralleli che umiliano la politica

Ultime notizie su Opinioni

TornaSu