di Luigi Basso – È buona norma guardare ai comportamenti dei cosiddetti “potenti”, seguirne, per quanto ci sia consentito, le mosse e persino gli spostamenti.
Soprattutto in momenti storici delicati, come questo.
Ciò, sia chiaro, non ha a che fare con la disperata ricerca di improbabili “uomini della provvidenza”, che si rivelano immancabilmente “uomini delle disgrazie”.
Al contrario, gli appartenenti al popolino dovrebbero osservare i “big” per capire il futuro, usandoli come canarini in una miniera.
Per esempio, da anni i “numeri uno” hanno portato via le loro ricchezze dall’Italia, hanno messo le chiavi dei loro forzieri all’estero, e così via.
Negli ultimi tempi sembra che tra i “potentoni” sia scattato un nuovo livello: andare fisicamente all’estero.
Da un po’ di tempo, da circa un mese, non si hanno più notizie del “big” per eccellenza, il Marione nazionale: dopo il singolare incidente occorso nella sua villa più di un mese fa, solo un’intervista a una testata estera.