“Non è assolutamente vero che” la segnalazione che ha portato il consiglio federale della Lega a formalizzare oggi l’espulsione “arriva dai territori. Il congresso in Lombardia per esempio non viene fatto svolgere da nove anni. E il direttivo regionale non ha formalizzato alcuna richiesta di provvedimenti disciplinari, neppure si è mai riunito”. Lo afferma a LaPresse l’ex parlamentare del Carroccio ed ex segretario della Lega Lombarda, Paolo Grimoldi. “Il provvedimento della ‘Salvini Premier’ mi lasci dire che politicamente lascia il tempo che trova – sottolinea –. Lo hanno capito tutti che la ‘Salvini Premier’ non esiste più, quindi ti buttano fuori da che cosa? Da un qualcosa che non esiste?”. “Semplicemente si cerca di eliminare i leghisti storici e rappresentativi, perché solo così forse Salvini potrebbe rimanere segretario”, attacca definendo la decisione di oggi “una reazione scomposta alla debacle elettorale delle Europee e delle amministrative”. “Se farò ricorso? Vediamo, ci penserò, non lo so. Francamente io sono della Lega, non della ‘Salvini Premier’”, conclude domandando: “A cosa serve essere tesserato della ‘Salvini Premier? Abbiamo appena votato dove due europarlamentari neanche hanno mai avuto la tessera, e mi riferisco a Vannacci e Patriciello. È assolutamente inutile la tessera ‘Salvini Premier’. Non garantisce niente”.
Il consiglio federale non ha invece preso nessun provvedimento su Umberto Bossi al centro di polemiche per la sua scelta – riferita dall’ex segretario della Lega lombarda, Paolo Grimoldi – di votare un candidato di FI alle ultime Europee. Salvini, uscendo, non ha rilasciato dichiarazioni.