di Stefania Piazzo – Un bel colpaccio. Lo “scoop” della pubblicazione del video con gli ultimi istanti di vita delle 14 vittime della funivia del Mottarone sparisce dal profilo Instagram di Salvo Sottile. E non risulta pervenuto nemmeno il suo intervento pubblicato ieri a commento del documento che la Procura di Verbania si era premurata di ricordare non fosse da pubblicare. Pare anche quello non ci sia più.
Bufale.net da subito aveva sottolineato e commentato l’inappropriatezza della decisione di rendere pubblico il filmato (vedi anche https://www.lanuovapadania.it/opinioni/video-mottarone-polemica-tra-salvo-sottile-e-bufale-net-dopo-la-ricostruzione-dei-fatti-e-la-critica-a-pubblicazione-banna-il-profilo-instagram-dei-debunker/).

Riteniamo infatti che fare giornalismo sia anche altro. E’ fare scelte che portano magari meno clic ma più informazione, più selezione della notizia e meno fregola da buco della serratura. Meno sensazionalismo e nessuna ricerca del morto l’attimo prima di schiattare. Così, almeno, insegnano. Ma non dovrebbe nemmeno essere necessario fare i giornalisti per saperlo.
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