di Cassandra – La pubblicità a volte propone una realtà se non virtuale, almeno verosimile. Tuttavia quando ci sono di mezzo i nostri soldi, l’attenzione verso qualsiasi strumento di pagamento o di spesa, è molto alta. Ci hanno segnalato in redazione questo banner pubblicitario. Un importante e autorevole brand che garantisce transazioni mondiali farebbe capire che se l’acquisto di un bene dovesse interessare qualcosa che consuma più C02 del dovuto, a questo punto quell’acquisto verrebbe inibito. Ma davvero è così? E’ questo il senso? E cosa si intende per “elevato consumo”? Un pieno di benzina? Di gasolio? Un elettrodomestico di bassa fascia? Ma no! Una transazione con un prodotto ad esempio acquistato con una catena che viaggia solo su gomma da mattina a sera e produce alto impatto ambientale nelle nostre città? Perché, se fosse così, qualcuno dovrebbe fermarsi. Quindi escludiamo anche questo. Forse allora sono i prodotti che arrivano dalla Cina e di cui siamo fruitori senza sapere che tipo di catena energivora c’è a monte?
Chissà, evidentemente capiamo male noi. E di certo c’è qualcuno più saggio e previdente di noi che vuole impedire che il nostro shopping causi lo scioglimento dei ghiacci. Per questo gliene siamo eternamente grati. Si chiama acquisto equo e solidale e finalmente qualcuno mette dei paletti, perbacco.
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