di Gigi Cabrino – Rivedere il reato di concorso esterno in associazione mafiosa? “Io affronterei i problemi determinati dalla giurisprudenza dell’oggi” ha precisato il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Alfredo Mantovano e “andrei, invece, nella direzione di rendere sempre più chiara e incontrovertibile la materia del contrasto alla criminalità mafiosa. Eviterei, insomma, di aprire altri discorsi”.
Se il ministro Nordio, come già scritto su questo giornale intende mettere mano al reato fumoso del concorso esterno in associazione mafiosa – che rende perseguibile a discrezione della procura chiunque vada a prendere il caffè nel bar ” sbagliato” – il sottosegretario Mantovano tira il freno a mano.
Meglio non innervosire troppo la magistratura.
E se si pensa che per la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere si parla di tempi lunghi fare “2+2” è molto semplice. Il “4” è che sul terreno minato della giustizia il governo non intende mettere piede.