Categorie: Opinioni

Puigdemont. Sette anni di esilio in un’Europa matrigna che rinnega la libertà dei popoli di autodeterminarsi

di Lucas Casati – 01 novembre 2017 – 01 novembre 2024 Sette anni di esilio. Il presidente indipendentista catalano Carles Puigdemont il giorno 8 agosto 2024 è apparso nella sua terra, in Catalogna a Barcellona,  dopo sei anni e nove mesi di esilio fra Belgio e Sud della Francia.

Ricercato e perseguitato dal governo e dalla giustizia nazionalista e centralista spagnola, la sua apparizione era a rischio carcerazione.

Il leader catalano, non è un terrorista, ma ha un mandato di arresto per il referendum di autodeterminazione nel 2017 della Catalogna.

Queste le parole rilevanti nel suo breve discorso a Barcellona:

“Siamo ancora qui, non abbiamo il diritto a rinunciare, perché il diritto all’autodeterminazione è dei popoli”.

Un rilancio alla causa della Catalogna, dichiarata a pochi metri dal Parlament de Catalunya. Un coraggio che non molte persone avrebbero avuto nel presentarsi al proprio popolo, con il rischio di arresto.

“L’obbedienza passiva, non è virtù degli uomini liberi.” (Gianfranco Miglio, Vocazione e Destino dei Lombardi) e Puigdemont ne è l’esempio lampante.

Ribadiamo la posizione ambigua della Ue nei confronti di Carles Puigdemont, condannato per aver rappresentato il suo popolo e la loro ricerca di libertà.

Confermiamo la solita ipocrisia democratica dell’Europa, senza condizioni di pari dignità, la quale non considera la volontà dei popoli europei ma dovrebbe essere a supporto delle minoranze, culturali, linguistiche e dell’autogoverno territoriale, con una vera sovranità popolare ed il diritto di secedere.

Questa istituzione dovrebbe essere sempre a fianco delle genti e dei popoli oppressi, contro ogni forma di tirannia ed imperialismo antico e moderno.

Preservare le nostre culture locali di fronte alle ingiustizie e vessazioni culturali è un diritto ed un dovere.

Ci sono dei diritti inalienabili che appartengono a tutti i popoli, esercitare il diritto fondamentale di essere se stessi.

Redazione

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