di Gigi Cabrino – Quindi a un mese e mezzo dal voto tutto si riduce a centrosinistra, o meglio tutto ciò che non è centrodestra compresi gli incavolati del centrodestra, contro centrodestra, o meglio tutto ciò che non è centrosinistra. Unico punto programmatico non far vincere l’avversario. Senza peraltro specificare cosa è destra cosa è sinistra e ancora meno cosa è centro. Crisi energetica, idrica, alimentare, inflazione ( o peggio stagflazione) idea di Europa e di Occidente. Niente perviene dai due schieramenti, mentre ci siamo già dimenticati della guerra russo ucraina si rasenta la guerra mondiale nel Pacifico e tra Serbia e Kosovo si riprende a far volare proiettili. Qualcuno ha sentito una minima posizione da parte di centrodestra e centrosinistra su queste “cosucce di poco conto”?
Va da sé che i territori vengono abbandonati a se stessi, sindaci e amministratori locali senza riferimenti, pensionati e famiglie alle prese con una crisi dopo l’altra, imprenditori che ormai fanno più salti mortali che una ginnasta alle Olimpiadi. E chi propone solennemente che quando andrà al governo darà l’autonomia alle regioni del Nord dopo averle dimenticate per cinque anni e , soprattutto, dimenticando che al governo c’è già.
Davvero dobbiamo rassegnarci a questo teatro? Senza offesa per il teatro che è cosa seria.
