di Luigi Basso – I cambi di regime nella Storia si presentano in due possibili configurazioni.
Un modo violento, spettacolare, come la presa del Palazzo d’Inverno da parte di Lenin. Un modo più morbido e impercettibile.
Il Fascismo appartiene a quest’ultima categoria.
Non deve in proposito trarre in inganno la Marcia su Roma: il 29 ottobre 1922, cioè il giorno dopo, nessuno in Italia avrebbe creduto di essere finito in una dittatura ventennale che avrebbe condotto l’Italia ai massacri della guerra mondiale.
Il cambio di regime fu all’epoca impercettibile perché il Fascismo si presentò sul piano costituzionale e giuridico FORMALMENTE in continuità con i precedenti Governi, tanto è vero che non toccò né lo Statuto Albertino né le altre leggi fondamentali.
Mussolini non si presentò al potere dichiarando di voler abbattere il sistema, ma di volerlo ricostruire dopo la Guerra e la crisi conseguente.
Si dovette attendere il 1926 per vedere in modo effettivo la creazione del nuovo sistema politico istituzionale con le cosiddette leggi fascistissime.
Il periodo di transizione durò quasi 4 anni ed in quel periodo i vecchi schemi dello Stato Liberale non valevano più, ma un nuovo ordine non era ancora nato.
Le analogie di quell’epoca con quello che viviamo oggi sono per certi versi impressionanti.
Il 10 marzo 2020, con la pubblicazione in Gazzetta dei primi famigerati DPCM di Conte si è creata una frattura COSTITUZIONALE insanabile: da quella data c’è un PRIMA e un DOPO.
Di fronte a Atti Amministrativi palesemente illegittimi, per ammissione in Parlamento dello stesso Conte, nessun organo della Repubblica ha reagito, solo qualche Magistrato isolato ha parlato con l’inefficace strumento delle relazioni o delle circolari esplicative: nessun organo ha sollevato questioni di legittimità costituzionale nelle sedi opportune.
Il Parlamento si è nascosto dietro ad una mascherina, freudiano richiamo alla vergogna inconsciamente provata dai suoi membri.
Oggi addirittura il Governo pensa di creare Corpi di Volontari con Funzioni di Polizia (le Milizie delle Dittature) tramite Ordinanza del Capo della Protezione Civile : un’altra oscenità GIURIDICA, degna compare dei DPCM.
Un’altra frattura che rende non più correggibile la strada intrapresa dal Gabinetto Conte.
Si tratta di così gravi e continue illegittimità che è ormai impossibile tornare indietro.
Persino i Ministeri sono stati svuotati a vantaggio di Task Force che riferiscono al Premier.
La libertà di stampa è in mano al Governo con la Task Force sulle Fake News e al momento ritenuto opportuno sarà usata anche quella leva.
Le leggi elettorali sono sospese e presto vedremo come saranno modificate, magari con DPCM: i precedenti ormai sono numerosi.
Insomma, le linee del nuovo modello iniziano a vedersi.
La Costituzione Repubblicana è ancora FORMALMENTE in vigore, ma siamo entrati nel periodo di transizione che ci porterà al nuovo ordine, non vi sono dubbi.
Sia chiara una cosa: il Salvini che voleva i pieni poteri avrebbe fatto lo stesso.
Il Sistema Italia è morto ed i vuoti in politica non esistono.