ESCLUSIVO – LA FIRMA DI BOSSI E GREMMO QUANDO LA LEGA AUTONOMISTA LOMBARDA SI ALLEAVA COL PARTITO FEDERALISTA EUROPEO, CATALANI E BAVARESI (NON CON DESTRE E SOVRANISTI)

5 Dicembre 2024
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di Roberto Gremmo – Per fortuna tengo tutto. La direttrice mi chiede un commento sul ritrovamento di un vecchio verbale dei bei tempi dei vent’anni quando senza un soldo e schienali dai politici in carriera sgomitavamo a testa bassa per seminare il germe della libertà per i nostri Popoli.

Sì, senza alcun equivoco la Lega Autonomista Lombarda era federata in un Partito Federalista Europeo che aveva in Italia il delegato nel dottor Dacirio Ghizzi Ghidorzi, per presidente federale un tenace autonomista bavarese e la sezione più forte in Catalogna, a Perpignan, dove ero di casa, facilitato nei rapporti coi catalanisti perché con Buratti ed Anna Sartoris pubblicavamo dal 1973 il giornalino “Informazione Catalana” dove testardamente cercavamo di far capire che a Barcellona e dintorni lottavano contro la dittatura franchista ma soprattutto per l’autodeterminazione e l’indipendenza da Madrid.

Il vecchio foglio dimenticato prova che volevamo anche noi un’Europa di liberi Cantoni, non di generali. E sono certo che anche al Gran Lombardo piange il cuore perché siamo stati sconfitti. Per ora.

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RISPONDE IL DIRETTORE

Caro Roberto, sembra una cronaca da Marte. Ma serve a comprendere le diverse radici e i diversi obiettivi della Lega delle origini da quella che si presenta oggi. Quella attuale non è la naturale evoluzione della Lega Autonomista Lombarda. Il documento che pubblichiamo grazie a te indica con chiarezza la collocazione politica: in Europa, in una confederazione di Stati, che rappresentano le istanze identitarie dei rispettivi popoli, con tutte le differenze interne tra diversi popoli di un medesimo Stato.

La Lega oggi si allea con altre forze politiche, sovraniste, centraliste, di cui peraltro nulla importa di tutto ciò. Questo foglio ribadisce l’esistenza di due Leghe, due contenitori e progetti diametralmente opposti. E’ vero che cambiano i tempi e le dinamiche delle alleanze, funzionali a raggiungere obiettivi. Obiettivi comuni. Quelli comuni, oggi, per la Lega Salvini Premier, sono la conservazione degli Stati nazionali, proporre la svolta a destra come risposta al malessere sociale. Non c’erano come tu scrivi, invece in quella Lega Autonomista, ambiguità. Né doppi giochi di parole dove si sdoganano termini come camerati o altri guizzi acchiappavoti. Perché o si è europeisti, federalisti, o non lo si è. Carta canta.

Stefania Piazzo

Ecco il testo.

Milano, Domenica 14/11/1982

Oggi la Lega Autonomista Lombarda rappresentata dal signor Sandro Ambrosetti, Paolo Magni, Umberto Bossi, Umberto Mori, Emilio Sogliaghi, decide di aderire al Partito Federalista Europeo, rappresentato dal vicepresidente europeo Dacirio Ghizzi, dal segretario per l’Italia Nord-occidentale Roberto Gremmo e da Umberto Mori.

L’accordo comprende l’accettazione del doppio tesseramento tra Lega Autonomista Lombarda e Partito Federalista Europeo. Il Partito Federalista Europeo si impegna a ridiscutere alcune affermazioni contenute nello statuto del PFE durante le normali scadenze congressuali.

Seguono le firme

Ambrosetti Sandro

Umberto Bossi

Roberto Gremmo

Umberto Mori

Sogliaghi Emilio

Dacirio Ghizzi

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
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