di Roberto Gremmo – Se nasce un Coordinamento per il Nord aderisco subito, senza se e senza ma.
Siamo stati un po’ tutti bruciati dopo che per mesi ci sono stati incontri su incontri unitari degli oppositori del Mohito-party e poi al momento buono chi s’è visto s’è visto e stavolta spero non accada così.
Mi auguro che si mobiliti gente del nord davvero, e non si cada più nei trappoloni di qualche pifferaio magico venuto aper sedersi a capotavola ad un pranzo preparato con fatica dai soliti travet.
Se nord deve essere, non resti solo lumbard.
Il crollo politico del capitano, l’antiautonomismo della schiera pidista-contiana, il nazionalismo di donna Giorgia, i pericolosi venti di guerra, il parassitismo assistenzialista del Sud, il sempre più grave costo della vita e il pericolo crescente rappresentato da un sottoproletariato fuorilegge sono problemi irrisolvibili per l’attuale classe politica ma possono essere al centro dei programmi di una nuova forza politica.
Purché non ripeta i vecchi sbagli.
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