“Abbiamo chiuso un accordo con Televisione Spagnola (Tve) e il nuovo presidente perché il 20% delle risorse che ha Tve, equivalente al Pil che produciamo noi catalani, ricada in Catalogna. E, pertanto, che parli catalano. E che La 2 sia in catalano”.
E’ quanto ha annunciato la portavoce parlamentare del partito indipendentista Junts per Catalunya, Miriam Nogueras, in un’intervista radiofonica a Catalunya Radio, segnalando che La 2, la seconda rete della televisione pubblica spagnola, trasmetterà in catalano nella regione. Nogueras ha chiarito che l’intesa fa parte dell’accordo raggiunto ieri con il governo progressista di Pedro Sanchez – che Junts sostiene dall’esterno con i suoi 7 deputati decisivi per la maggioranza – per approvare il decreto omnibus su aumenti delle pensioni, sconti sui trasporti e aiuti ai colpiti dalle alluvioni della Dana, fra le altre misure. La portavoce ha spiegato che le trasmissioni in catalano saranno prodotte nel giro di un paio di anni. “Si faranno poco a poco ma è questo l’obiettivo”, ha rilevato.
“Abbiamo moltissima offerta in spagnolo. Non in catalano. E vale la pena che i voti di Junts servano anche per questo”, ha poi aggiunto. In Catalogna attualmente Tv3 è l’emittente principale di ambito regionale che trasmette in catalano. E’ partecipata dalla Televisiò de Catalunya, l’azienda radiotelevisiva pubblica appartenente al governo della Generalitat.