Giro di riunioni per tutto il giorno a Palazzo Chigi, in vista del Cdm di lunedì che varerà un nuovo pacchetto di misure per la gestione dei migranti. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha visto tra gli altri i ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e della Difesa, Guido Crosetto, per fare il punto sul dossier insieme al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. Le riunioni tecniche si sono susseguite, anche in parallelo al preconsiglio che ha esaminato i provvedimenti già all’ordine del giorno del Cdm, convocato lunedì alle 12.30. A fine giornata la premier ha poi annunciato in un video le misure “straordinarie” che arriveranno sul tavolo del Cdm lunedì, dal trattenimento nei centri dei migranti illegali fino a 18 mesi alla realizzazione di nuove strutture da parte della Difesa.
“Voglio lanciare un messaggio chiaro a chi vuole entrare illegalmente in Italia: non conviene affidarsi ai trafficanti di esseri umani perche’ vi chiedono molti soldi, vi mettono su barche che spesso non sono attrezzate per fare quei viaggi e in ogni caso se entrate illegalmente in Italia sarete trattenuti e rimpatriati. La nostra situazione non consente di fare nulla di diverso”, ha poi annunciato nel video messaggio la presidente del Consiglio.
“Il governo italiano ha lavorato coinvolgendo la Commissione europea a un accordo di collaborazione tra Europa e Tunisia che prevede il contrasto ai flussi irregolari da una parte e il sostegno all’economia tunisina dall’altra. Purtroppo però, mentre l’Italia e una parte dell’Europa lavoravano in questa direzione, un’altra parte d’Europa si muoveva nella direzione opposta”, spiega Meloni.
“Penso al quotidiano tentativo di alcune forze politiche e influenti realtà di sostenere che la Tunisia sarebbe un regime oppressivo con il quale non si possono fare accordi, di dichiarare persino che la Tunisia che non sarebbe un porto sicuro…. A questo si aggiunge che i 250 milioni di euro concordati non sono stati ancora trasferiti alla Tunisia. Questo è il quadro che spinge l’Italia nella condizione difficilissima nella quale si trova”.
Poi: “Ho scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen per chiederle di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrontiamo e per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia, trasferendo le risorse concordate. La presidente e’ sempre stata collaborativa e io non dubito che lo sara’ anche stavolta”, ha aggiunto.
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