Prato, Stanasel (Lega): Il Pd prende in giro gli immigrati con la “cittadinanza onoraria”. Chiediamo confronto col sindaco

16 Aprile 2025
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E’ polemica a Prato per una iniziativa del Pd in materia di immigrazione. “Il PD ha deciso da tempo di trasformare la città in un laboratorio dell’integrazione forzata, svendendo l’identità italiana in cambio di qualche voto in più”. Lo denuncia Claudiu Stanasel, vice presidente del Consiglio Comunale e Capogruppo della Lega a Prato, nato in Romania e unico eletto con origini straniere nella città toscana.

Secondo Stanasel  il PD sta “tentando di prendere in giro le nuove generazioni di stranieri, valutando di dare loro cittadinanze onorarie che non hanno alcun valore giuridico, ma che servono esclusivamente per fare propaganda politica”. 

Questi atti simbolici, che il PD presenta come una forma di riconoscimento, non sono altro che una strumentalizzazione politica. La vera integrazione richiede un percorso serio, non dichiarazioni di facciata. Invece di affrontare i problemi reali, il PD propone un teatrino che crea confusione tra i giovani immigrati, mentre le vere necessità delle comunità straniere vengono ignorate”.


Secondo il vice presidente del Consiglio Comunale di Prato, dietro la recente mobilitazione sull’immigrazione si nasconde un piano: “Il PD sta cercando di trasformare Prato in un laboratorio di cittadinanza “facile”, bypassando le regole, aprendo sportelli comunali per la gestione dei permessi di soggiorno – un compito che spetta alle Questure, non ai Comuni”. 

Il capogruppo della Lega considera un fallimento il modello multiculturale che ha messo a dura prova la città. “Prato continua a essere un esempio di come un modello di integrazione senza regole porti solo a problemi seri. Con una forte presenza di comunità cinesi, islamiche e africane, continuano ad aumentare gli episodi di radicalizzazione, sfruttamento, ghettizzazione e violenza. L’Islam non ha sottoscritto alcuna intesa ufficiale con lo Stato italiano, il che mette a rischio la coesione sociale, la laicità delle istituzioni e i diritti delle donne. Inoltre, la mafia cinese continua imperterrita nelle sue attività criminali”, grazie all’omertà di una comunità che, in larga parte, rifiuta di integrarsi”.

Per Stanasel “la cittadinanza non può essere un regalo, né un diritto automatico. La Lega chiede un percorso serio di integrazione, dove i diritti siano concessi solo a chi dimostra di rispettare i valori fondamentali della Repubblica Italiana. Il PD ha già fallito con lo Ius Scholae e lo Ius Soli, proposte che non sono mai state approvate nemmeno quando avevano la maggioranza in Parlamento”. 

Concludendo, Claudiu Stanasel sfida pubblicamente il sindaco di Prato: “Io sono l’unico eletto con origini straniere all’interno del Comune di Prato e porto la voce di chi ha attraversato un percorso di integrazione autentico e serio, basato sul rispetto dell’Italia e del popolo italiano. Se il sindaco crede davvero in quello che sta proponendo il suo partito, sono pronto a confrontarmi con Lei pubblicamente, ovunque lo desideri. La Lega è pronta a discutere di come fare dell’integrazione un reale valore aggiunto, ma non si scende a compromessi al ribasso”.

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Direttrice: Stefania Piazzo
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