di Cassandra – L’altro giorno una donna si è data fuoco a Crema. Diversi passanti, riportano le cronache, hanno ripreso col telefonino il dramma. Si è fermato un uomo sceso dall’auto per prestarle soccorso ma non c’è stato nulla da fare.
E’ un capitolo aberrante della cultura del tempo? E’ l’essersi rincoglioniti con l’utilizzo dei social e dei nuovi media che vivono per trasmettere l’odio, il disprezzo, per “uccidere” virtualmente il prossimo tuo?
Crema è a metà strada tra Bergamo, Milano e Cremona. E’ al centro della pianura laboriosa. Cosa è accaduto ai cittadini? Quale decadimento umano, etico, civile, sta dando dimostrazione di sè in Lombardia? Quale “superiorità morale” può esibire davanti al crimine di non prestare soccorso perché prima viene la ripresa della morte sul cellulare, in diretta? Vuoi mettere?
E poi vogliamo parlare della tragedia del covid in Lombardia? A quale scempio amministrativo, sanitario, gestionale, politico abbiamo assistito? Un disastro epocale, imbarazzante.
Dov’è la decantata eccellenza, dove sono i territori di un tempo, quelli in cui la ‘ndrangheta non entrava? Oggi al Nord è un susseguirsi di indagini, arresti, malaffare mafioso, commistione tra pubblico e privato e ndrine.
Smettiamola di esibire il volto di un Nord che non c’è più. Da Nord a Sud la battaglia è la stessa: contro una burocrazia folle, contro l’inadeguatezza della classe politica, contro lo spreco di denaro pubblico. Se ci fosse uno Stato che riconosce poi le autonomie, e quindi l’autogoverno del territorio rigorosamente condizionato alla responsabilità di spesa, nessuno più si potrebbe nascondere dietro all’alibi che è sempre colpa dello Stato. E’ colpa degli incapaci.