“L’indagine su Open è uno scandalo giuridico senza precedenti”. Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi commenta la decisione della Consulta di accogliere il conflitto di attribuzione proposto dal Senato. “Difendo la legalità che i pm Turco e Nastasi calpestano”, attacca l’ex premier in un’intervista al Qn facendo riferimento alla procura di Firenze che indaga sul caso. Sulla riforma della giustizia del ministro Nordio, Renzi dice: “Non mi appassionano i singoli punti, mi interessa il principio della giustizia giusta. Se un magistrato sbaglia, deve pagare”. Il governo prende tempo, secondo il senatore. “Meloni non ha portato un solo contenuto di novità. Si limita a vivacchiare. Per molti meglio così – dice -: non ci sono rischi sulla tenuta economica del Paese e quindi meglio non fare nulla anziché sbagliare”. Sul salario minimo, “la proposta del campo largo, primo firmatario Conte, non è a costo zero – rileva Renzi -, ma prevede un fondo finanziato in legge di bilancio, cioè un aumento delle tasse. E io contesto radicalmente l’idea che per fare le riforme basti aumentare le tasse”. Il dialogo con Azione “per noi non è mai finito”, dichiara il leader di Italia Viva, che però trova “assurdo” che “piccole ambizioni personali blocchino il percorso comune”. Il dibattito sulle correnti del Pd afferma di non averlo seguito, “ha visto come sono più rilassato?”.