Renzi prosciolto “dopo 5 anni da appestato” per l’inchiesta Open

19 Dicembre 2024
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 “Ho quasi cinquant’anni. Gli ultimi cinque li ho vissuti da ‘appestato’ per l’incredibile inchiesta Open. Uno scandalo assoluto per tutti quelli che avevano letto le carte, ma nonostante questo sono stato politicamente massacrato da tanti, a cominciare da Fratelli d’Italia e dai Cinque Stelle. Dopo anni di sofferenza oggi arriva la notizia: Prosciolto. Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come Marco, Riccardo, Alberto e tutti gli altri”.

Lo scrive su Facebook il senatore e leader di Italia Viva Matteo Renzi.

Così poi al TG1 sempre sul proscioglimento da parte del Gup di Firenze con gli altri indagati per l’inchiesta: “Cinque anni di massacro mediatico per un’accusa infamante e ingiusta. Ora che è finita il mio primo pensiero va a chi non ha mai dubitato mai di noi, a cominciare dalla mia famiglia, da mia moglie e dai miei figli”.

“Oggi in tanti dovrebbero scusarsi, Meloni e Travaglio in primis. Non lo faranno. Pace – prosegue Renzi -. Al Pm che mi ha accusato, Luca Turco, lo stesso che ha aggredito la mia famiglia, non ho niente da dire. Mi spiace solo che vada in pensione dopodomani senza pagare per le sue perquisizioni illegittime e per la sua indagine incostituzionale. Chi sbaglia paga vale per tanti italiani, non per lui. Grazie ad Agnese per essere stata una roccia e non era facile. Grazie a Francesco, Emanuele e Ester per non aver mai dubitato del loro babbo. Grazie a tutti gli avvocati della difesa, a cominciare da Gian Domenico Caiazza, Federico Bagattini e Lorenzo Pellegrini, ai miei amici, ai miei colleghi, ai miei collaboratori per tutto”.

“Volevano farmi fuori con una indagine farlocca. Non ce l’hanno fatta. Ripartiamo insieme. Ma non dimentichiamo – sottolinea Renzi – che ci sono tanti cittadini innocenti che non possono difendersi. Continueremo a fare politica anche per loro. Con il sorriso e senza vendette. Ma con la certezza che oggi ha perso il giustizialismo e ha vinto la giustizia. E chi mi aggredisce con indagini, norme, campagne ad personam non mi fa paura. Anzi, mi rende più forte”. 

“Dopo anni di sofferenza oggi è stata fatta giustizia. Sono felice per Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e i loro cari”. Lo scrive sui social anche Elena Bonetti, vicepresidente di Azione.

“L’assoluzione di Matteo Renzi, Luca Lotti, Maria Elena Boschi e degli altri indagati è una bella notizia che aspettavo da tempo. Nulla cancellerà però le conseguenze politiche e personali di quelle settimane di trasmissioni e prime pagine di giornali a cui isolati e solitari, rispondevamo con pazienza e sbeffeggiati che la giustizia sarebbe arrivata” scrive anche su X Ettore Rosato, vicesegretario di Azione.

“Tanti partiti hanno costruito rendite politiche e consenso, sbattendosene della verita’. Distruggendo l’immagine di Matteo Renzi e di Italia Viva”. Così Maria Chiara Gadda, vice-presidente e deputata di Italia viva. “Inchieste finite in un nulla, perché non c’era nulla dietro. La verità e la giustizia prima o poi si fanno strada da sole. Un abbraccio a Matteo Renzi, Maria Elena Boschi alle troppe persone coinvolte. Si attendono – aggiunge – comunicati di scusa da parte di chi ha aperto bocca volgarmente”.

 “Finalmente si chiude la vicenda. Tutti prosciolti. Un abbraccio a Matteo Renzi e Maria Elena Boschi. Una giornata bellissima per tutta la comunità di Italia viva”. Lo dice la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Una vicenda giudiziaria assurda, che non si sarebbe mai dovuta aprire. E invece ci sono voluti anni per arrivare a questa inevitabile conclusione. Il tempo è galantuomo. Resta l’amarezza per gli anni di fango e il processo mediatico subito”, aggiunge.

“L’assoluzione di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti mi induce ad esprimere una legittima soddisfazione per i colleghi, dopo tante amarezze subite, e mi porta a serie riflessioni sul finanziamento della politica e sulla necessità di dare nuove regole e chiare discipline giuridiche. Non si può lasciare all’arbitrarietà e, a volte, anche alla faziosità di giudizio, l’analisi di un’attività fondamentale per la società civile come la politica. Spero che, abbassato il tasso di polemiche, sia possibile un ragionamento comune tra tutte le forze politiche”. Lo scrive Pier Ferdinando Casini, senatore del Pd, su Facebook. 

foto tratta dal profilo facebook di Matteo Renzi

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