di Roberto Paolino – Con quest’articolo inizia una rubrica sul nostro giornale che si chiamerà Quaderni federalisti.
Perché parlare dì federalismo oggi quando di fronte a noi ci sono problemi e situazioni drammatiche?
Rispondo prontamente: perché è proprio in questo grave momento che lo stato centrale ha dimostrato inefficienza e inattenzione verso una parte del territorio che è la zona produttiva e dì maggior sviluppo che paga le tasse per mantenere un sistema che non funziona.
Una frase che Alcide de Gasperi recitava era questa:
“Un politico pensa alle prossime elezioni, uno stastista alle prossime generazioni”. Per cui pensare a come riorganizzare uno stato includente e lontano dai bisogni dei cittadini è dì fatto ragionare per il vero bene comune, per aiutare le prossime generazioni, che sono i nostri figli, a crescere e farsi una famiglia in un Paese che rispetti e metta al centro i cittadini.
Il Piemonte, la Lombardia, l’Emilia e le Tre Venezie, ossia tutta l’Italia settentrionale, nel suo insieme costituiscono un armonica unità geografica, economica, etnica e spirituale in grado dì governare se stessa; questo è un breve stralcio dì un discorso del prof. Miglio…
In questa rubrica cercherò insieme a voi dì fare una ricognizione sulle principali costituzioni federaliste, su come si organizzano gli stati federali e su come il blocco del nord italia sia dì fatto già una nazione, la nostra amata patria, la Padania.
Fa meraviglia come chi ha innanzi agli occhi il sicuro e vivo esempio degli Stati Uniti, non veda che solo le numerose assemblee degli stati, collegate con generale congresso possono aggiungere all’unità del consiglio una larga base dì popolarità (C. Catteneo 1856).
Sul vessillo del presidente americano campeggia una frase in latino, pluribus unum che tradotto significa da tanti in uno: questa è la chiara risposta a chi dice che il federalismo disunisce, spacca il paese.
L’americano è orgoglioso dì essere un cittadino degli Stati Uniti, ma allo stesso tempo è un sovranista convinto nel senso che difende la sovranità dello stato in cui vive.
Avete mai notato che in uno stato americano dove vige la pena dì morte la grazia la deve concedere il governatore di quello stato, e non il presidente degli Stati Uniti? Perché, secondo voi? La risposta è chiara: non può invadere la giusta autonomia del singolo stato in materia dì giustizia.
Lo stato federale è da sempre più vicino ai cittadini in quanto più si è vicini alle comunità e più facilmente si conosce e si risolvono i problemi del territorio.
Se diamo un occhiata al mappamondo, scopriremo che gli stati meglio organizzati e potenti sono stati federali: Usa, Austria, Svizzera, Canada, Australia, Russia, India.
In conclusione, enuncio un’altra citazione: in diversità concordia. Tradotto in soldoni: ognuno padrone a casa propria.

Roberto Paolino: federalista convinto e seguace del prof. Gianfranco Miglio. Cittadino innamorato della propria terra e della Padania in cui vive. Nella vita è tecnico di radiologia in ospedale. Vive a Finale Ligure, in provincia di Savona.