di Marcus Dardi – Chi penserebbe mai che anche dietro delle semplici polpette ci sia una storia interessante da raccontare?
I Mondeghili sono un piatto tipico della cucina milanese, ma in pratica sono solo delle semplici polpette.
Il piatto ha origini antiche e si è sempre preparato con gli avanzi di carne, prevalentemente di manzo, delle cene lussuose dei ricchi o dagli avanzi delle cene dei poveri.
Il piatto nasce infatti dalla necessità di non sprecare nulla, in tempi in cui il cibo era un bene costosissimo e gli avanzi di abbondanti cene e pranzi festivi costituivano una risorsa davvero importante.
Gli avanzi delle pietanze della festa, tipicamente brasati o bolliti, venivano infatti tritati assieme a mortadella, salsiccia, pane raffermo inzuppato nel latte, uniti ad uovo e spezie, impanati ed infine schiacciati ad assumere una forma intermedia tra una polpetta e un piccolo hamburger.
Il tutto veniva fritto, come da tradizione lombarda, nel burro.
L’origine di questo piatto parrebbe derivare dalla dominazione spagnola del ducato di Milano: la parola “mondeghilo” deriverebbe dalla parola spagnola albondeguito, ovvero “polpettina”, che a sua volta deriverebbe dall’arabo al-bunduc.
Già di conoscenza araba le polpette venivano preparate per un motivo molto pratico. In assenza di frigoriferi e di igiene, la conservazione dei cibi era una ricchezza. Ecco che così la carne ben amalgamata con altri ingredienti e fritta, si poteva conservare più a lungo.
Vino consigliato con i mondeghili: Gutturnio e Bonarda dolce.
Video – l’uva Fogarina – https://www.youtube.com/watch?v=L-kVj5yHXuI